Data l’attuale situazione di stallo della Provincia di Latina, dovuta alla Legge Delrio, quando verranno sistemate la SP Cori – Norma e tutte le altre strade provinciali pontine dissestate? Se lo chiede Fausto Nuglio, Assessore del Comune di Cori, nonché Consigliere provinciale del PdCI ancora in carica, sebbene il Consiglio provinciale da Giugno sia di fatto esautorato dei suoi poteri, in attesa della nuova composizione ottobrina di nominati, come stabilito dalla c.d. Riforma delle Province.
Transitando sul sistema viario di competenza di via Costa, in particolare i collegamenti dell’area nord, appare evidente in alcuni tratti, la necessità di intervenire, anche con una certa urgenza, per la loro messa in sicurezza, sopratutto con il rifacimento del manto stradale, in certi casi talmente usurato e danneggiato da rappresentare un serio pericolo per l’incolumità delle persone, nonché dei veicoli, aspetto secondario ma per niente trascurabile, visto il periodo di ristrettezze economiche che stanno attraversando le famiglie.
La SP Cori – Norma, che in questi anni aveva ricevuto attenzione dall’esecutivo provinciale, anche per merito del Consigliere Nuglio, è di nuovo visibilmente peggiorata nel primo tratto a salire da Cori verso Norma, dove la carreggiata, oltre che rovinata, è stata invasa dai rovi. Idem per altre arterie che percorrono il territorio comunale e l’hinterland lepino, che richiedono manutenzioni imminenti, ma dovranno aspettare ancora settimane a causa della paralisi politica e dell’impossibilità di agire, generate dall’empasse legislativo che dura ormai da qualche mese e proseguirà fino al 12 ottobre, data stabilita dal Governo per il rinnovo degli organi provinciali.
“A causa di una riforma che non riforma nulla stiamo assistendo inermi ad un preoccupate blocco dei servizi erogati dagli Enti provinciali – commenta Fausto Nuglio – Le Province andavano ridotte in numero e non svuotate di competenze, scaricandole sui Comuni già pesantemente privati di risorse, e non vi sarà alcun significativo risparmio pubblico, anche perché le Province erano uno dei pochissimi Enti in attivo.
In compenso ci sarà un’ulteriore, ingiustificata, e forse anche incostituzionale, sforbiciata alla democrazia, alla rappresentanza e alla proporzionalità – aggiunge Nuglio – abolito il suffragio universale, Presidenti e Consiglieri provinciali verranno nominati da Sindaci e Consigli comunali, il cui voto avrà un peso enorme nei grandi centri abitati e la volontà popolare dei piccoli paesi praticamente non conteranno nulla.”