venerdì 22 Novembre 2024,

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Latina. Pappacena in una lettera aperta al Consiglio comunale: “Ascoltate le madri”

scritto da Redazione
Latina.  Pappacena in una lettera aperta al Consiglio comunale: “Ascoltate le madri”

Valentina Pappacena, presidente di Valore Donna – associazione di promozione sociale, è fortemente contraria all’idea che il Comune di Latina possa decidere di concedere case di edilizia pubblica ai padri separati, attraverso un bando di cui si è data notizia alla stampa locale come prossimo alla pubblicazione. È per questo motivo che ha deciso di presentare richiesta all’Ente perché possa essere accolta in audizione nella commissione consiliare deputata all’approvazione del bando, in qualità di presidente dell’associazione di Latina che, ormai da anni, è la più vicina alle esigenze ed alle problematiche delle madri e delle famiglie in difficoltà.
Ecco un estratto della lettera aperta che sarà inviata all’attenzione del Consiglio comunale.
È nostro scopo sensibilizzare il Consiglio comunale sul tema dell’emergenza abitativa in città. Decine sono ormai le famiglie seguite dalla nostra Associazione, bisognose di tutto, spesso anche di qualcuno che faccia loro la spesa per mangiare. Sono persone in emergenza economica, in difficoltà causate da problemi di salute, ma fra loro ci sono anche tante madri separate che hanno figli a carico e che, fin troppo spesso, non ricevono neanche la quota di mantenimento che è stata loro assegnata dal Tribunale. Separazioni che, vogliamo ricordarlo, in troppi casi sono l’epilogo di una relazione fatta di soprusi e violenze, che quelle donne hanno avuto il coraggio di interrompere. Tra loro ci sono persone che non hanno una casa, perché sfrattate. Sono anche persone che non vengono ascoltate dalle Istituzioni nelle quali, nonostante ciò, continuano a riporre la loro fiducia perché venga fatto ciò che è di dovere. Le loro aspettative vengono spesso deluse: il sindaco, Giovanni Di Giorgi, il quale più volte si è detto vicino ai cittadini disagiati, non ha fatto che ignorare i loro bisogni e non ha esitato a cacciarli persino dai locali che avevano eletto, sì in modo coscientemente abusivo, a proprio rifugio. Senza possibilità di appello, e senza alternative se non la strada.
Oggi veniamo a conoscenza del fatto che, nonostante questa situazione, è intenzione del Consiglio comunale di questa città, pubblicare un bando per l’accesso alle case popolari da parte dei padri separati. Francamente, questa iniziativa, ci appare assurda e discriminante nei confronti di tutte quelle donne che, ugualmente separate e con figli a carico, si vedranno ancora una volta non soltanto ignorate ma addirittura beffate dalla stessa Istituzione che dovrebbe rappresentarle ed allo stesso tempo tutelarle.
Ciò che la nostra Associazione vorrebbe, con questa lettera, è essere ascoltata nelle sedi opportune, per poter aiutare a rendere più equo un bando che mette a disposizione alloggi popolari che non dovrebbero essere assegnati sulla mera appartenenza di genere, ma per effettiva necessità”.

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