Sono offesa ed amareggiata dalle informazioni che anche in queste ultime ore sono state diramate in relazione al processo ‘Alba Pontina’ in corso di svolgimento davanti al Tribunale di Latina.
Io ho sempre rispettato la Legge, non sono interessata a tale processo ma questi aspetti, inspiegabilmente, neppure sono tracciati nelle pubblicazioni.
Ed allora credo che sia giunto il momento di iniziare ad evidenziare come la mancata analisi di tali fatti stia concretizzando, fino ad ora, una vera e propria offesa della mia reputazione:
-la cronaca giudiziaria relativa ad una dichiarazione resa da un ‘pentito’ necessita di accorgimenti attenti e precisi. E, infatti,
Il lettore deve avere tali informazioni in quanto se è vero che la dichiarazione è stata resa, non sempre è certo che sia vera la circostanza dichiarata.
Ora, le divulgazioni di cui sopra non forniscono tali informazioni al lettore:
ed infatti è omessa la circostanza relativa alla mia totale estraneità rispetto al processo. Il processo riguarda determinati imputati e determinati fatti. Le dichiarazioni pubblicate riguardano altro. Perché non specificarlo?
Ed ancora: perché’ non operare un riferimento alle trascrizioni di udienza che riportano le dichiarazioni? Soltanto la lettura di tali trascrizioni può restituire l’esatta cifra del fatto processuale. Invece no, si preferisce, inspiegabilmente o, forse, scientemente, proporre una realtà fatta soltanto da quanto percepito dal giornalista piuttosto che il dato effettivo.
Posso dire che si tratta di fumo? Assolutamente sì.
Anche per questo motivo, allora, dalle pubblicazioni odierne deriva una realtà totalmente deformata ed offensiva della mia reputazione.
Gina Cetrone