Sono giorni di visite frenetiche al palazzo comunale di Latina.IL capo gabinetto è più indaffarato del solito,i funzionari pure, il sindaco Coletta si lamenta. Dopo i carabinieri forestali, che hanno acquisito atti sulla variante della Q3, ora è la volta dei militari delle fiamme gialle che hanno portato via le copie sulla convenzione per le Terme di Fogliano, con la società Condotte.L’indagine della procura è scattata dopo un’interrogazione parlamentare dei pentastellati.
Ho sentito parlare di Terme di Fogliano,sin da bambino. Ricordo l’odore di uova marce, prima di arrivare al mare. Ricordo il progetto dell’ingegner Massimo Panini, che ci parlava di acque salsobromoiodiche, molto salutari.Dovevamo essere in competizione con Salsomaggiore. Ricordo le riunioni in consiglio comunale e gli articoli dei giornali dell’epoca. Tutto poi è tramontato e le terme, che avrebbero potuto dare impulso al turismo di Latina lido, sono rimaste un sogno nel cassetto.Chi ci ha guadagnato?
Chi ha perso? Perché in questa città si parla tanto e poi tutto svanisce? Latina poteva essere più importante, più grande, anche con il centro di alta diagnostica. Dare più spazio all’università, significa accelerare alcuni progetti, alcune programmazioni, significa dare una spinta allo sviluppo della ricerca. Ogni universitario porta con sé un piccolo capitale e tutta la collettività ne riceve un beneficio. Del resto il futuro non sarà più basato sull’arrivo di altri stabilimenti industriali, sull’arrivo delle multinazionali, che vennero qui, grazie agli incentivi della cassa del mezzogiorno.Oggi siamo quasi in recessione e dobbiamo pensare in modo inedito,in grande.
Oggi ritorniamo a parlare di Terme di Fogliano per l’intervento della procura e speriamo che, questa volta, venga a galla un barlume di verità.
MM