«Non possiamo che essere lieti per la presa in carico del problema di Piazzale Edison. L’input alla risoluzione è arrivato grazie alle numerose richieste di commissioni e interrogazioni avanzate dall’opposizione, che ha posto all’attenzione dell’amministrazione una situazione di degrado e disagio altrimenti sottovalutata». I gruppi consiliari di Lbc e M5S rivendicano il ruolo decisivo dell’opposizione nella questione del Piazzale di Borgo Podgora, al centro della seduta odierna della commissione congiunta Lavori Pubblici-Urbanistica.
«Sarebbe sicuramente stato più corretto da parte di questa maggioranza riconoscere il lavoro propedeutico realizzato dalla precedente amministrazione, che ha permesso all’attuale di procedere in continuità e più speditamente con l’atto di indirizzo per la progettazione delle opere di sistemazione» sottolineano i consiglieri di minoranza, ricordando in particolare l’affidamento dell’incarico per ottenere il parere regionale ai fini della verifica della compatibilità con le condizioni geomorfologiche del territorio (determina n. 2309 del 24/12/2021). «Una relazione obbligatoria su fini della realizzazione di qualsiasi progettualità, che oggi il Comune trova già effettuata».
Alla luce di un problema annoso preso finalmente in mano dal Comune, restano alcune criticità nel metodo: «Come confermato in aula dall’assessore, l’acquisizione dell’area privata del piazzale – spiegano i consiglieri – dovrà andare di pari passo con una variante urbanistica. Dunque, abbiamo una delibera di giunta che precede una variante della cui necessità siamo venuti a conoscenza solo oggi. Ancora una volta, ci ritroviamo di fronte a una giunta ipertrofica che si antepone a temi di competenza del consiglio comunale. È necessario tornare a dare il giusto ordine alle cose e a riconoscere le competenze che per legge spettano all’assise: prima si decide la variante e si valuta nelle sedi democratiche preposte, poi si delibera un progetto di esecuzione lavori con annessa acquisizione di area privata».
«Non possiamo andare avanti a colpi di varianti puntuali dettate dall’emergenza» rilevano inoltre. «C’è bisogno di una pianificazione che risolva definitivamente il problema. A questo scopo è urgente ricostituire l’Ufficio di Piano; è da inizio consiliatura che sollecitiamo la sua riattivazione, ma l’amministrazione finora è rimasta sorda a qualsiasi stimolo». Un passaggio necessario anche alla luce di tante situazioni analoghe a quella di Piazzale Edison: da Borgo Piave a Latina Scalo, dal Gionchetto al Pantanaccio solo per citarne qualcuna. «Sono decine e decine di situazioni simili che non possono essere sottovalutate. Procediamo con una revisione per avere un quadro esatto dell’esistente e definire un ordine di priorità di interventi attraverso acquisizioni al patrimonio comunale di quei territori che necessitano di manutenzioni di cui non possono farsi carico i cittadini».
Un appunto ancora sul metodo: «La vicenda di Piazzale Edison – affermano i consiglieri – è sintomatica della scarsa propensione all’ascolto dell’amministrazione Celentano. Come denunciato anche oggi durante la seduta da alcuni residenti presenti in aula, le richieste inviate anche alla Sindaca per essere convocati sono sempre cadute nel vuoto. Ci auguriamo un cambio di registro, con la partecipazione e una maggiore considerazione della cittadinanza nelle future fasi di progettazione».
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