Quando Damiano Coletta scelse di nominare Antonella Di Muro Assessore alla cultura ed assumere, contestualmente, la di lei figlia come addetta stampa, ci permettemmo di alzare un sopracciglio, rilevando l’inopportunità politica di una scelta del genere. Il Sindaco tirò dritto, appellandosi alla discrezionalità nello scegliere i membri della sua Giunta e dello staff.
Ora che Antonella, la mamma, ha rassegnato le dimissioni anche Federica, la figlia, sarebbe pronta a fare un passo indietro dal ruolo di addetta stampa del Comune, posto che fu – tanto per capirne l’importanza- di Mario Ferrarese prima e di Rita Calicchia poi con un breve intermezzo della Giunta Di Giorgi che non vale la pena neanche rimembrare.
Sembrava quasi avere il sapore dell’addio un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, ieri sera.
Insomma, Coletta caccia una madre ed una figlia da sempre al suo fianco, fin dai tempi in cui era un semplice cardiologo di provincia. Dunque, ci viene spontaneo chiederci le seguenti cose: non sarà che le due non fossero in grado di adempiere alle loro rispettive funzioni? Se sì, perché tu Sindaco le hai nominate? Oppure non sarà che abbiano commesso errori indicibili tali da doverle scaricare? Se sì, perché tu Sindaco non senti l’esigenza di spiegarlo alla città, ai tuoi (pochi) sostenitori?