Quello che mi ha portato a diventare assessore ai servizi sociali del comune di Latina è certamente dovuto al mio impegno nel mondo dell’associazionismo e dell’impegno sociale più che per la mia appartenenza politica. Tutto questo parte da lontano , dagli anni della mia gioventù e prosegue ancora oggi e posso definirmi un conoscitore del grande ruolo svolto dall’associazionismo nel tessuto sociale del territorio e del suo significativo portato. La breve durata dell’incarico da me svolto nell’assessorato non è stata sufficiente per impostare l’indirizzo a cui tengo forse di più e che è quello di rendere la città migliore anche con l’apporto delle associazioni del territorio.
Si tratta di regolamentare in modo chiaro ed agile ogni possibile collaborazione tra amministrazione comunale ed associazioni per la realizzazione di progetti in favore della cultura, nell’ambito socio-sanitario e di ambiente e protezione civile prendendo spunto dalla legge sul volontariato e dal testo unico sugli enti locali. Si pensi che lo stato italiano in sede di bilancio mette a valore anche quanto prodotto dalla malavita organizzata per ottenere un PIL che sia il più possibile rappresentativo dello sforzo economico della nazione. Ma dimentica di valorizzare il prodotto di quanto espresso dal cosidetto “Terzo Settore” che in termini di risultato economico non è certo inferiore ed in termini qualitativi è solamente virtuoso. Queste sono le contraddizioni di una nazione in cerca di emancipazione all’insegna di novità e di rapidità.
Ecco, noi di Latina la Città del Sole abbiamo una visione diversa: escludere del tutto dal tessuto economico i proventi dell’evasione e della corruzione ed introdurre come concetto economico positivo il lavoro svolto dalle associazioni di volontariato e dagli enti caritatevoli.
Esiste già un registro delle associazioni presenti sul territorio del comune, una suddivisione per categorie di appartenenza e per ordinamento sociale. Nominarle tutte occuperebbe troppo spazio ma è necessario ricordare che tutte hanno pari dignità per noi. Ed è nostra intenzione sviluppare questa registrazione in un rapporto costante e partecipato, consapevoli come siamo che e’ importante ed in alcuni casi necessario per la città ed economicamente vantaggioso per le esigue casse del bilancio.
Adottando il principio della sussidiarietà espresso dalla costituzione all’art 118 comma 1 e 4 l’ente ha la facoltà di stipulare convenzioni e compartecipazioni con associazioni riconosciute ai sensi della legge quadro 266/91 e legge costituzionale 3/2001, per la realizzazione di progetti di interesse civico secondo gli indirizzi concepiti dall’assessorato.
Il progetto è ambizioso ma realizzabile anche sulla scorta di quanto già messo in campo da altre amministrazioni (Belluno, Modena e altre) contando sul supporto di realtà operative presenti come il CESV e lo SPES per la formazione degli operatori sociali e per ogni assistenza necessaria.
Agostino Mastrogiacomo