«Come annunciato nei giorni scorsi in occasione dell’inaugurazione, il tratto dello svincolo della Pontina all’incrocio con viale Le Corbusier da questa mattina è nuovamente aperto al traffico veicolare mentre il 14 agosto sarà perfettamente fruibile anche il sottopasso di collegamento tra i quartieri nuovi e il centro cittadino».
A dare l’annuncio il consigliere regionale Enrico Forte il quale sottolinea come la nuova opera viaria sia stata realizzata in tempi record rispettando tutti gli impegni presi dalla Regione Lazio e dall’Astral.
«L’entrata in funzione di questo nuovo svincolo – sottolinea il consigliere regionale pontino – avviene con 48 giorni di anticipo rispetto alla scadenza del 24 settembre, circostanza che dimostra chiaramente il cambio di passo nel governo del territorio e delle sue esigenze da parte dell’amministrazione Zingaretti. Questo progetto, pensato nel 2006 il progetto e divenuto successivamente oggetto di un accordo di programma, è stato approvato in maniera definitiva a novembre 2013 dall’Astral e realizzato grazie ad un intervento finanziario della Regione Lazio senza il quale non sarebbe stato possibile portarlo a termine. Il sottopasso è collocato in un punto particolarmente pericoloso della Pontina e consentirà a tutti i residenti in Q4 e Q5 di utilizzare lo snodo sottostante, dotato peraltro di una pista ciclabile e di un percorso per non vedenti, per recarsi in centro. Tale percorso alternativi alleggerirà il traffico sulla 148, che nel tratto in questione è stata oggetto di alcuni interventi di messa in sicurezza quali l’eliminazione dell’impianto semaforico all’incrocio con viale Le Corbusier e la realizzazione di alcune rotatorie. La rapidità della realizzazione di quest’opera – conclude Forte – sono la migliore dimostrazione dell’efficienza e della serietà dei due enti che ci hanno lavorato, La Regione Lazio e l’Astral, e rispondono in maniera inequivocabile a chi in maniera scettica non credeva che fosse possibile riuscire a rispettare l’impegno assunto, cosa che è invece accaduta».