domenica 24 Novembre 2024,

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Latina ricorda il 25 aprile

scritto da Redazione
Latina ricorda il 25 aprile

Il sindaco Coletta ha sottolineato come questa ricorrenza “Non è un esercizio formale da svolgere passivamente, ma la rappresentazione di un valore imprescindibile da cui dobbiamo sempre partire: la Memoria”.La Resistenza fu una sollevazione popolare perché coglieva il bisogno di pace, di giustizia e di libertà”. “Antifascismo non vuol dire comunismo, come qualcuno erroneamente spesso vuole far credere, antifascismo significa democrazia e libertà. Qualcuno ha parlato di derby tra destra e sinistra. Noi parliamo di scelta tra la dittatura e la democrazia. E la nostra scelta è di stare sempre dalla parte della democrazia e quindi della libertà”.
Presenti autorità civili e militari,il prefetto Trio e il questore Amato.
Marco Polese, 32 anni, neo presidente dell’ANPI, e la studentessa del liceo Manzoni,Marta Vettoretti, hanno osservato “Occorre, in questi anni difficili ritrovare la visione unitaria dei Costituenti, bisogna quindi ridare centralità alla nostra Carta fondamentale, al messaggio inclusivo che reca con sé, ad un testo che, sia pure non privo di imperfezioni, riuscì a trovare la sintesi di visioni del mondo contrapposte e talvolta antitetiche, come la concezione comunista, quella cattolica e quella liberale”. Il fascismo può ancora tornare sotto le più diverse spoglie, ma il nostro dovere è di smascherarlo e puntare l’indice su ognuna delle sue nuove forme”.
Era giovane, anzi bambina, 74 anni fa, Carmen Martinelli, figlia di partigiani di Milano, che racconta di essere stata espulsa da scuola perché non aveva aderito ai Balilla: “Vivevo in una mansarda a Milano. Lì a casa mia si è svolta tutta la lotta di Liberazione. Io mi ricordo da piccola che proprio di fronte a me c’era una donna che frequentava le SS: lei mangiava polli, io invece mangiavo il sangue della gallina”. “Avevamo nascosto in casa un inglese e lo salvammo dai tedeschi”.
Patrizia Amodio, del centro donna Lilith, ha voluto ricordare ai presidi che Latina è stata liberata un mese dopo, il 25 maggio e dunque è necessario istituire anche la festa della liberazione di Latina.
Ha concluso la manifestazione, Vincenzo Vita della segreteria nazionale dell’Anpi, il quale ha detto che la carta costituzionale va sempre applicata, anche in questi giorni, in cui ci sono rigurgiti pericolosi di neofascismo.Baluardo contro le provocazioni resta sempre la memoria storica e il legame che unisce giovani e anziani per irrobustire la democrazia, nel nome della resistenza e della libertà.

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