domenica 24 Novembre 2024,

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Latina. Rosolini (Valore Comune): “Questione di metodo”

scritto da Redazione
Latina. Rosolini (Valore Comune): “Questione di metodo”

L’amministrazione comunale ha presentato il 25 ottobre col giusto entusiasmo l’avvio degli interventi per la zona di Pantanaccio. Ne sono felice anch’io che ho avuto modo di  studiare e proporre quegli interventi nella Giunta Zaccheo. Ma non intervengo sull’argomento per ricordare che quello che si attua  o che si prosegue adesso è stato varato dall’Amministrazione precedente a quella attuale. L’ho fatto in altre occasioni e non serve ripeterlo. Il caso di Pantanaccio, invece, mi permette di sottolineare qualcosa che riguarda il metodo. La nostra azione in materia urbanistica ha conosciuto critici ostinati che non si stancavano di accusarci di procedere per “varianti” incoerenti e di non volere una pianificazione organica. Ho spiegato in tutte le sedi che era vero il contrario, ma la speculazione politica è più forte della logica e  c’è chi ha continuato a criticare. Oggi si parla degli interventi per la zona di Pantanaccio esattamente per quello che sono. Un’integrazione di diversi strumenti di intervento convergenti nello scopo di riqualificare un pezzo di città di cui si sono individuate le criticità e si sono coordinate le azioni per eliminarle.  L’idea che in una città esistente, si debba intervenire prima di tutto nei suoi punti critici concentrando su di essi azioni di efficacia diretta, comincia ad essere compresa. Sulla zona di Pantanaccio facemmo convergere il nuovo Piano Particolareggiato,  gli interventi del piano integrato di “Porta Nord” e quelli dei Contratti di Quartiere II. Il piano Particolareggiato è stato programmato come piano perequativo che impedisce la speculazione e consente al Comune di avere gratis le aree per le urbanizzazioni, il piano di Porta Nord permise di ottenere finanziamenti regionali per realizzare le opere, e le opere progettate per i contratti di Quartiere II hanno, come si sa, ottenuto i finanziamenti del Ministero delle Infrastrutture. Questo insieme di azioni hanno permesso di impostare la rinascita di un’area marginale della città, sorta  spontaneamente, ed a rischio degrado. Ma voglio ricordare che con la stessa logica abbiamo proseguito il lavoro su quel territorio con il piano ERP che vede a conclusione del quartiere una delle aree selezionate dal bando pubblico varato dal Comune, e che consentirà di realizzare un insediamento di residenze pubbliche e servizi assieme a residenze private convenzionate in cui le aree per l’intervento pubblico saranno cedute gratuitamente dai proprietari. A sud del Quartiere Pantanaccio l’integrazione proseguirà con i nuovi piani particolareggiati dei quartieri R1 e R2 revisionati e anch’essi riqualificati mediante la perequazione che permette il completamento delle urbanizzazioni oltre a recuperare volumetrie in proprietà dell’amministrazione comunale. Un metodo di intervento  sulla città che come si vede è molto chiaro. Una individuazione attenta delle criticità e delle esigenze  di riqualificazione e di valorizzazione, l’utilizzo ogni volta di tutti gli strumenti concorrenti allo scopo, mirando all’azzeramento dei costi pubblici e all’individuazione di finanziamenti da integrare su uno  stesso obiettivo. Un metodo usato anche per Latina Scalo dove pure il Piano di Recupero si è integrato con le opere finanziate dal Contratto di Quartiere, e su tutto il territorio della città. Non debbo ricordare,poi, che mentre si agiva per il recupero, la riqualificazione, la ricucitura dei quartieri urbani, si varava il Piano per il Centro Storico e si programmava la ripianificazione  per il territorio della Marina, rilanciando contemporaneamente  e  potenziando il sistema delle infrastrutture  (Mare-Monti, tangenziale est e infine la Metroleggera) che debbono riallacciare tutto il territorio. Un’idea precisa di città,  tanto attuale che per fortuna, più o meno dichiaratamente, non si fa altro che continuare.

Per Valore Comune
Arch. Massimo Rosolini

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