Lavoro sicuro e dignitoso, salario minimo, lotta al caporalato, contrasto all’autonomia differenziata e premierato sono i temi al centro dell’azione politica che il Partito democratico di Latina porterà avanti da qui ai prossimi mesi, così come confermato nella Direzione Provinciale che si è tenuta ieri, presso il museo Giannini, alla presenza del segretario regionale del partito Daniele Leodori.
«L’analisi del voto è sempre un’occasione importante da cui ripartire per organizzare e calendarizzare la ripresa delle attività politiche» afferma il segretario provinciale Omar Sarubbo nel fare il punto sugli ultimi appuntamenti elettorali. «Durante le tante riunioni di circolo a cui ho partecipato in questi giorni, nonché pubblicamente, – sottolinea – non ho esitato a definire il 15,05% raggiunto dal PD alle elezioni europee sopra le più ottimistiche aspettative, ma sotto quel che ritengo necessario. Ci gratifica questo piccolo passo avanti in provincia rispetto al passato, ma non possiamo né vogliamo accontentarci appellandoci alle solite attenuanti del caso: tra tutte il fatto che agiamo in una provincia elettoralmente molto difficile per la sinistra o che, ancora una volta, abbiamo affrontato una campagna elettorale in assenza di candidati locali».
«La Direzione provinciale – continua il segretario dem – ha riconosciuto chiaramente i meriti di Elly Schlein e di tutto il gruppo dirigente nazionale per aver saputo fornire al PD un profilo identitario chiaro e credibile, costruito su battaglie politiche e non su flebili slogan. Penso al contrasto all’autonomia differenziata, le iniziative per l’istituzione del salario minimo, la lotta per i diritti civili e sociali, l’aumento di dotazione del fondo sanitario nazionale. È questa la cifra del nuovo PD, che deve caratterizzarsi per produzione di iniziativa politica rinunciando allo spreco di energie, generato negli anni dal correntismo, per metterci al capo di un lavoro di tessitura del nuovo centrosinistra. Il buon risultato delle elezioni europee è il frutto di un lavoro unitario ed è questa la lezione da imparare più importante emersa da questo voto».
In provincia la Federazione è già al lavoro, insieme ai circoli, per proseguire la raccolta firme per l’introduzione della Legge di iniziativa popolare sul salario minimo, istituire il salario minimo comunale, organizzare la conferenza programmatica annuale e le feste dell’Unità, investire sul rafforzamento e il rinnovamento dei circoli anche attraverso l’indizione di qualche congresso locale entro fine anno. «Non solo. Tre urgenze – annuncia Sarubbo – ci vedranno particolarmente attivi nel prossimo futuro: contrasto al caporalato e ogni forma di sfruttamento e schiavitù, referendum per fermare l’autonomia differenziata e premierato. La prima perché divide il Paese e infligge un duro colpo di grazia alle regioni del centro-sud. Il secondo perché stravolge la Costituzione e indebolisce la democrazia parlamentare e le funzioni del Presidente della Repubblica. Li fermeremo».
I commenti non sono chiusi.