Nessuno scrupolo a realizzare una scuola senza fondamenta, solo un semplice scavo: due imprenditori che non avevano nessuna remora a rischiare la vita dei figli altrui. Li descrive così nella sua ordinanza il giudice che ha firmato la custodia cautelare nei confronti di Pietro e Francesco Ruggieri, padre e figlio titolari della ditta di costruzioni che ha realizzato la scuola Alfredo Aspri di Sperlonga finita sotto sequestro e con seri problemi alla staticità della struttura, oltre all’ampliamento della palestra del liceo Scientifico Enrico Fermi di Gaeta.
Due modus operandi diversi ma entrambi criminali e fraudolenti. Più grave e pericoloso il primo, quello, utilizzato per aggiudicarsi l’appalto della scuola a Sperlonga, dove la ditta dei due imprenditori avrebbe presentato un’offerta al ribasso fuori mercato e poi per recuperare e risparmiare sui costi avrebbe realizzato un’edificio senza un minimo di fondamenta necessarie a sorreggere in sicurezza la struttura e con i solai ridotti.
Il tutto perché il funzionario della Provincia, Masi già finito nel calderone dell’inchiesta Tiberio, non poteva più garantire le varianti necessarie a recuperare i costi abbattuti.
A Gaeta invece solo un problema sulle procedure di gara che sarebbero state inquinate sempre grazie alla collaborazione del funzionario provinciale.
Un sistema collaudato che aveva portato i due a pagare anche la tangente tramite bonifico bancario.
Questa mattina invece gli arresti e le accuse da cui dovranno difendersi i due, oltre ai cinque altri indagati nell’operazione.
Valeriano Cervone