Si è tenuto in mattinata il Tavolo tecnico convocato dal Sindaco Damiano Coletta per valutare eventuali proposte alternative e/o integrative rispetto alla gestione delle scuole dell’infanzia comunali paritarie. L’ipotesi presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, sostenuta da tutti i gruppi consiliari d’opposizione, prevede una mozione da discutere in Consiglio Comuale con la finalità di attribuire carattere di ‘infungibilità’ al servizio erogato dalle religiose, ipotesi peraltro già da qualche tempo in esame da parte dell’Amministrazione. Ció consentirebbe di derogare le prescrizioni della circolare Cantone e di avvalersi della collaborazione delle Congregazioni senza la necessità di bandire una gara.
La seconda proposta, presentata dal segretario dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) Benedetto Delle Site, amplia il ragionamento in alcuni aspetti legati al Piano triennale dell’offerta formativa. L’Ucid, al Tavolo in rappresentanza dei genitori, si riserva la possibilità di presentare la proposta nel dettaglio nei prossimi giorni.
«Su mandato dei genitori che ci hanno inviato a prendere parte al tavolo tecnico – spiega Benedetto Delle Site dell’Ucid – , e grazie alla disponibilità da parte della Amministrazione Comunale a dotarci degli elementi necessari alla ricostruzione di un quadro completo della vicenda, precisiamo che con i nostri legali abbiamo analizzato e trovato delle soluzioni in sintonia con i principi costituzionali di sussidiarietà e di legalità richiamati dalla Amministrazione.
Tali soluzioni saranno esposte nei prossimi giorni direttamente all’Amministrazione Comunale -con cui restiamo in contatto- e agli altri soggetti coinvolti. Crediamo si possa trovare una soluzione in grado di soddisfare tutte le parti coinvolte.
Oggi abbiamo anticipato la nostra opposizione circa l’invito ad acconsentire alla trasformazione della scuola paritaria per l’infanzia da comunale a paritaria privata, allo scopo, significhiamo che peculiare criticità assume la pretesa di interrompere l’efficacia delle concessioni sin dall’anno scolastico 2018/2019, in danno all’affidamento delle famiglie che hanno iscritto i propri bambini sulla scorta di un Piano dell’Offerta Formativa (POF) che basa il suo fondamento su ciclo curricolare triennale, come disposto dalla legge sulla cd. ‘Buonascuola’, l. 107/2015, la quale prevede espressamente l’articolazione in PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) del POF scolastico, in quanto “programmazione culturale didattica educativa ed organizzativa”, con accentuazione quindi anche sugli aspetti più generalmente educativi ed organizzativi, peraltro opportunamente enfatizzati anche dall’art. 13 del Regolamento comunale sul funzionamento delle Scuole per l’Infanzia paritarie approvato nel corso del 2016 dal Comune di Latina.
In considerazione delle difficoltà organizzative di rinnovata sostituzione del servizio scolastico, stante la ristrettezza dei tempi rispetto allo spirare dei termini di iscrizione scolastica per l’anno prossimo (e la impossibilità che le famiglie possano, al riguardo, svolgere una adeguata valutazione dei termini di un POF che andrebbe presentato dall’aggiudicatario di una gara d’appalto il cui bando è ancora da presentare ed approvare) ci permettiamo di suggerire lo slittamento, del resto naturale, dei termini di efficacia della disdetta alla fine dell’anno scolastico 2020, onde far completare il triennio appena iniziato. Nel contempo, l’Ente potrebbe opportunamente richiedere all’ANAC un parere preventivo di legittimità del sistema attuale delle concessioni, in ragione della peculariatà del servizio scolastico, sia in termini di assenza di valenza lucrativa dello stesso -tale da sottrarlo alla previsione dell’evidenza pubblica generalizzata di cui al dlgs. 501/2016- sia di costi del personale didattico -che inciderebbe sulla stessa efficienza dell’azione amministrativa in punto di maggiori oneri comunali in caso di applicazione pedissequa del CCNL di riferimento -, osservando che tali peculiarità andrebbero in ogni caso considerate nella redazione dei criteri di partecipazione ed aggiudicazione dell’eventuale procedura di gara, se del caso ad indicarsi come necessaria dall’ANAC».
Anche il Comune sottolinea che «Ferma restando la volontà politica già espressa con la delibera di indirizzo n. 478 del 03/11/2017, nella quale la Giunta ribadiva l’intenzione di proseguire la proficua collaborazione con le Congregazioni religiose nel rispetto della normativa vigente, l’Amministrazione vaglierà sia le ipotesi avanzate in sede del Tavolo odierno sia un’eventuale ulteriore proposta in accordo con gli uffici».