Insieme a tutto ciò anche un manifesto programmatico firmato dall’ex consigliere comunale Gabriele Stabile, già primario di ortopedia al Santa Maria Goretti, e dal giovane avvocato Alessandro Ciammaruconi.

‘Un anno è passato da quando Damiano Coletta è Sindaco della città – scrivono Stabile e Ciammaruconi -, il primo ad essere stato eletto in una lista civica che avrebbe dovuto superare i partiti, le loro contrapposizioni e costruire un futuro migliore per la nostra Comunità.

Abbiamo anche guardato con attenzione al movimento di Latina Bene Comune che si è presentata ai cittadini come una lista civica lontana dalle tradizionali logiche della partitocrazia, al di là delle categorie di appartenenza, predicando una rivoluzione fatta di trasparenza ed onestà. Valori in cui per storia personale e politica ci siamo sempre riconosciuti.

A distanza di un anno, possiamo affermare però che quello di Coletta è stato un grande inganno: un contenitore civico che si è trasformato in un partito-setta escludendo di fatto ogni contributo propositivo dei cittadini. Un movimento che ha scelto di rivelarsi per la sua contiguità alla sinistra più estrema e radicale.

Oggi, dopo 365 giorni di governo targato Lbc, la città è allo stremo nonostante le cortine fumogene dei tanti convegni o delle intitolazioni roboanti per rinnegare il passato.
A mancare sono sopratutto i progetti, le idee e la speranza di offrire una prospettiva futura ai talenti e agli entusiasmi delle nuove generazioni, costruendo uno sviluppo fatto di parole semplici come Università e Marina.

Parole che richiamo i due grandi assi strategici su cui bisogna sviluppare il futuro della nostra comunità: ‘Cultura e Turismo’.

È ora di impegnarsi su progetti concreti che portino sviluppo e crescita economica nella nostra città. Bisogna lavorare per i nuovi piani urbanistico e portuale della marina, per lo sviluppo dell’Università nel cuore della città e per una nuove sede ospedaliera degna della classificazione di Dea di secondo livello.

Solo in questo modo potremmo evitare la fuga delle nostre nuove generazioni, costrette ad abbandonare la propria terra in cerca di migliori fortune altrove.
Il lavoro, la salute, le opportunità per ridare dignità e speranza alle persone, specialmente ai nostri ragazzi, dobbiamo considerarle priorità assillanti.
Così come dobbiamo considerare priorità assillanti il bisogno di costruire un futuro migliore per la nostra terra e per i nostri figli.

Avvertiamo, dunque, oggi più che mai, la necessità di dare vita ad un movimento politico libero ed aperto alle storie di tutti. Un movimento che abbia come elemento fondante l’amore profondo e sincero per questa città e che intenda l’impegno pubblico come servizio alla comunità.
È arrivato il momento di partecipare, di impegnarsi, di assumersi la responsabilità di portare Latina verso futuro senza rinnegare la sua storia e il suo passato.
Franklin Delano Roosvelt diceva che “per raggiungere il porto, si deve navigare. Navigare, non gettare l’ancora”. Navigare, non andare alla deriva come purtroppo sta accadendo alla nostra stupenda città’.