“La realizzazione del terzo scalo aeroportuale del Lazio a Latina non deve, e non può, essere oggetto di una corsa alla propaganda di qualcuno. Deve essere l’obiettivo di tutti. Una sfida che per essere vinta ha bisogno della convergenza di tutte le istituzioni, a partire dal Comune e dalla Provincia di Latina, delle forze politiche, imprenditoriali, datoriali, dei comitati e delle parti sociali per garantire a tutta la provincia di Latina uno strumento fondamentale per ridurre il gap infrastrutturale che lo caratterizza e l’uscita dall’isolamento, per dare nuovo impulso all’occupazione e al mondo produttivo locale. Bene hanno fatto i consiglieri provinciali di Forza Italia, Miele, Taddeo e Carnevale, a presentare un ordine del giorno, approvato all’unanimità in aula, con il quale si impegna il presidente della Provincia di Latina, a mettere in atto, di concerto con il sindaco del Comune di Latina, ogni azione utile, coinvolgendo ogni livello di governo regionale e nazionale, al fine sostenere la candidatura dell’aeroporto Comani quale sito per la realizzazione del terzo scalo aeroportuale del Lazio. Questo è il primo passo verso un dialogo che, passando per la Regione Lazio, possa portare la voce e le esigenze del capoluogo e della provincia di Latina sul tavolo del Governo”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone. “Dobbiamo, forti dell’esperienza passata – aggiunge – fare in modo che gli impegni assunti non vengano traditi. Dobbiamo fare in modo che lo ‘scippo’, tra l’altro rimasto privo di qualsiasi concretizzazione, operato con la complicità dell’allora presidente della Regione Lazio Marrazzo non si ripeta. E per fare questo dobbiamo restare compatti e fermi, ciascuno per il proprio ruolo, sulla meta che vogliamo raggiungere. Parlare di aeroporto commerciale e civile a Latina, infatti, non è una velleità. E’ prima di tutto un progetto realizzabile. Lo dimostrano i tanti studi redatti in questi anni, non ultimo quello della Camera di commercio di Latina, che illustrano dati alla mano come la scelta di creare il terzo scalo del Lazio a Latina sarebbe la migliore sotto il profilo economico ed infrastrutturale. Alle ottimali condizioni tecniche si aggiungono, infatti, la contiguità del ‘Comani’ alla linea ferroviaria Roma-Napoli, l’assenza di vincoli ambientali, urbanistici ed archeologici, la centralità geografica del capoluogo pontino rispetto a Roma e a Napoli che garantirebbe in tempi rapidi il raggiungimento di quelli che rappresentano le mete turistiche e professionali più importanti d’Italia. Oggi esiste un problema concreto che sta nel sovraffollamento degli aeroporti di Roma, ed in particolare di Ciampino, che da anni presentano criticità legate all’eccessivo aumento del traffico e all’inadeguatezza infrastrutturale per sostenerlo come hanno sottolineato durante l’audizione nella commissione regionale ambiente, di cui sono componente, i comitati dei cittadini di Roma, Marino e Ciampino. Un fattore, questo, che può trasformarsi in opportunità per il nostro territorio che dalla realizzazione di un aeroporto civile e commerciale otterrebbe importanti risultati per lo sviluppo di comparti di punta quali l’agroalimentare ed il chimico farmaceutico nonché lo sviluppo concreto dell’indotto ad essi collegato nonchè il rilancio di tutto il comparto turistico della provincia di Latina, da quello costiero-balneare sino a quello delle aree interne, contribuendo ad una valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale, storico, enogastronomico e naturale che lo caratterizza. La creazione dell’ aeroporto civile a Latina non significherebbe solo decongestionare il traffico aereo dell’area romana ma costituirebbe un volano di crescita occupazionale, facendo ripartire l’economia pontina. Su questo progetto, come avevano convintamente fatto anche il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani e lo stesso senatore Fazzone che aveva depositato una proposta di legge per la realizzazione di un terzo scalo a Latina, continueremo a lavorare per fare in modo che la Regione Lazio e il presidente Zingaretti prendano una posizione precisa. E soprattutto per far sì che la stessa decisione non si traduca, alla maniera del centrosinistra e contenuta nella storia di questa come di molte altre infrastrutture strategiche, in uno spot elettorale”.