«Le famiglie dell’ex sito di Al Karama, da luglio 2022 ospitate nei locali dell’ex Rossi Sud, vivono in condizioni sempre più precarie dal punto di vista igienico-sanitario». Lo segnalano i gruppi consiliari di opposizione evidenziando «una situazione che rischia di diventare insostenibile soprattutto per i più vulnerabili: neonati, bambini e donne in gravidanza».
Nella struttura di via Monti Lepini, per fare un esempio, spesso viene a mancare l’acqua calda. «I locali – spiegano i consiglieri di Lbc, M5S, Pd e Per Latina 2032 – non sono presidiati, né di giorno né di notte, nonostante le molte sollecitazioni da parte della Provincia, ente proprietario, a fronte di danni materiali ingenti per i quali l’ente di via Costa ha presentato al Comune un conto già salato, ma destinato a crescere».
«L’allestimento del centro di autonomia abitativa che accoglierà le famiglie, trasferite temporaneamente all’ex Rossi Sud dopo l’incendio divampato nell’ex campo rom, è ancora in alto mare» continuano i consiglieri. «Le promesse degli assessori Nasso e Carnevale sulla consegna a breve di 5 unità abitative per il nuovo centro in via Monfalcone non sembrano trovare una soluzione imminente, così come non c’è ancora riscontro dell’impegno sbandierato per gestire e risolvere quella che è una vera e propria emergenza sociale. A tutto ciò si aggiunge l’attività scolastica per i bambini e le bambine mai iniziata. Il servizio di scuolabus non è stato proprio inserito in bilancio, si è giunti a un ripiego sfruttando i chilometri messi a disposizione dalla ditta, ma i bambini perderanno almeno un’ora di scuola al giorno perché il bus darà la precedenza agli altri bimbi, quelli “normali”, e passerà a prendere prima loro».
«In mancanza di risposte adeguate – annunciano le forze di minoranza – chiederemo un incontro al Prefetto. La situazione igienico-sanitaria, in considerazione dell’abbassamento della temperatura legato alla stagione invernale e della perdurante condizione di promiscuità, inizia a diventare preoccupante e senza un intervento rapido e concreto rischia di aggravarsi. Il rispetto della dignità di ogni persona è un caposaldo da cui non si può prescindere, a maggior ragione quando si parla di bambini e bambine».
I commenti non sono chiusi.