I°) Come si poteva pensare che un rudere ristrutturato di 400 metri quadri circa con le sue caratteristiche anomale (lungo 70 metri e largo 6) potesse accogliere una centro che a detta dei soliti fautori discendenti di Protagora avrebbe potuto attirato utenti non solo dall’Italia ma addirittura dall’Europa intera.
Non è vero che tale apparato (Pet-Rem) sarebbe stato istallato per la prima in Italia e precisamente a Latina. A Catania ci sono due strutture private che hanno in funzione questo apparato già dal 2015, e in Europa ce ne sono a decine.
2°)Questo tipo di strutture così utili ma tanto complicate
per funzionare adeguatamente hanno bisogno di molte ed importanti competenze specialistiche del settore e di conseguenza di grandi spazi fisici ben strutturati che certamente il bistrattato manufatto non poteva e non può certo anche oggi offrire.
3°) Leggo il protocollo d’intesa del 2015 e di seguito quello nuovo del 2017 che stravolge completamente le finalità del progetto sociale.
Protocollo 2015
Gestione
“Pet-Rem3 atta a funzionare nelle 3 modalità. Pet-Rem, Pet, Rem.
Il protocollo d’intesa prevede espressamente che nella gestione del centro le prestazioni di diagnostica saranno erogate solo in favore degli enti sanitari e solo previa stipula con gli stessi di apposite convenzioni volte a disciplinare tempi e modalità con cui i pazienti potranno accedere agli esami senza che a nessun titolo possano comunque essere erogate prestazioni di alta diagnostica ai privati”.
QUINDI COME DA ACCORDO SCRITTO SOLO PRESTAZIONI IN FAVORE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
Protocollo 2017 (Attuale)
Gestione
“Il CAD sarà certamente gestito dalla Fondazione, e sarà senza fini di lucro ma non sarà esclusa la possibilità di erogare prestazioni di alta diagnostica a favore dei privati con modalità e termini che verranno definiti in autonomia dalla Fondazione.
Analizziamo attentamente alcune frasi:
“Il CDA sarà certamente gestito dalla fondazione
“Erogare prestazioni di alta diagnostica a favore di privati con modalità che verranno gestite dalla Fondazione.”
Di fatto con questi due piccoli miserabili cambiamenti di protocollo, le modalità e la gestione del centro sarà completamente stravolta e gestita dalla Fondazione Roma senza che comune provincia e regione possano intervenire e indirizzarne lo scopo sociale per la bellezza di 30 anni.
In questo caso ci troveremo di fronte ad un nuovo centro ambulatoriale a conduzione privata che riceverà notevoli benefici dall’utenza privata e quando servirà dal Servizio Sanitario Nazionale.(Decideranno loro quale sarà quello più conveniente)
Quindi un privato che gestisce in tutta autonomia risorse comunali provinciali e nazionali.
4°) Noi cittadini vorremmo sapere come mai la gestione dei lavori di tale struttura sia stata affidata a due vecchie nostre conoscenze(Il gatto e la volpe) che non brillano certamente per la loro capacità imprenditoriale spesso chiacchierata (no faccio i nomi solo i cognomi) , mi riferisco all’ingegnere comunale Le Donne e all’architetto Catani di cui mi sfugge il ruolo in ambito comunale.
ancora, se i due signori abbiano ricevuto compensi per tale progetto, e se si a quanto ammonterebbe la loro parcella.
Strano è che un ingegnere comunale sia diventato esecutore dei lavori e allo stesso tempo controllore dei lavori stessi.
Non c’è forse in questo un conflitto d’interessi?
5°) Ad oggi dei fantomatici 13 milioni di euro promessi per il completo funzionamento della struttura, la Fondazione Roma quanti ne è riuscita ad investire?
6°)Non sarebbe il caso di allontanare da lei quei soggetti che l’anno convinta che questo progetto era fattibile?
(Dimenticavo, dovrebbe privarsi di tutti i suoi consiglieri di maggioranza) se non verso loro intervenga sui tecnici provinciali che l’anno mal consigliata.
7°) A proposito di sanità, sarebbe il caso di investire ciò che è rimasto degli 800 mila euro nel Servizio Sanitario Nazionale qui nella provincia di Latina che si trova da anni in grave difficoltà.
Ancora, spero lei si sia letta il piano regionale sanitario 2017-2018 che il presidente Zingaretti ha firmato e che intende attuare, (ottimo piano se verrà rispettato) tocca a voi politici comunali provinciali regionali far si che questo funzioni.
Le fondazioni se lei ancora non ne è al corrente non sono soggette (o quasi) a controlli degli organi dello stato, quindi cerchiamo di riflettere prima di investire denaro pubblico su soggetti privati difficilmente controllabili.
I primi di Settembre tornerò a manifestare in piazza del Popolo a Latina per informare i miei concittadini del nuovo “Piano Sanitario Regionale 2017-2018”.
Sperando a presto di un miglioramento della sanità pontina la saluto e le auguro una buona giornata».
Nonno Vincenzo.