Buoni risultati sono scaturiti dall’incontro che il Comitato Argini di Latina ha avuto con rappresentanti dell’Amministrazione Provinciale di Latina, quali l’Assessore all’Ambiente e Qualità della Vita Gerardo Stefanelli, la dott.ssa Nicoletta Valle dirigente del Settore Ecologia ed Ambiente unitamente al geom. Alessandro Zerilli.
Una riunione scaturita dalla necessità di dar vita ad un Accordo di Programma in grado di sciogliere quei nodi che limitano fortemente la possibilità che cittadini, gruppi o associazioni possano liberamente utilizzare argini dei canali per passeggiare, andare in bicicletta, fare sport. Una situazione che il Comitato Argini, che comprende tredici associazioni cittadine che in vario modo o natura si occupano di mobilità sostenibile, cura e difesa dell’ambiente, fruizione delle bellezze paesaggistiche dell’Agro Pontino, aveva denunciato pubblicamente nel corso di un convegno di qualche settimana fa al quale avevano preso parte diverse istituzioni e tantissime persone. Fruire degli argini e dei canali è una pratica riconosciuta in tante parti d’Italia mentre nella nostra regione trova ostacoli d’ogni tipo, complice anche una legislazione antiquata, una burocrazia asfissiante e, soprattutto, tante competenze divise tra regione Lazio, Provincia di Latina, Consorzio di Bonifica. Tutte situazioni che non hanno scoraggiato le associazioni che compongono il Comitato Argini, che con determinazione e caparbietà hanno lavorato per arrivare a questo primo importante punto di accordo con una Amministrazione Provinciale che si è detta pronta a collaborare per raggiungere obiettivi comuni e condivisi.
In discussione ora ci sono punti qualificanti che riguardano proposte avanzate dal Comitato sulla possibilità di fruire delle zone di pertinenza demaniale del corso d’acqua con dei sentieri istituzionalmente riconosciuti ci sono indicazioni su zone da utilizzare come vie d’acqua, c’è insomma un’idea ben precisa su come usufruire, in modo corretto e regolare, di tanta parte del nostro territorio.
Da qui è partita la necessità di dar vita ad un Accordo di Programma con l’Ente di Via Costa soggetto promotore dell’iniziativa, che serva anche da apripista per coinvolgere Regione Lazio e Consorzio di Bonifica, Enti senza i quali anche le migliori idee e proposte rischiano di rimanere lettera morta.