“Sono stupito dai toni utilizzati da Giuseppe Di Rubbo ed Enrico Tiero, che hanno raggiunto l’apice sulla mia presunta disoccupazione. Andassero a controllare alla Camera di Commercio”. E’ la replica di Angelo Tripodi, candidato sindaco di Latina con Civiche Unite, sostenuto da dieci liste elettorali, alle accuse mosse dal segretario provinciale di Forza Italia e dall’esponente di Cuoritaliani.
“Nella mia vita mi sono sempre rimboccato le maniche: dal bracciante al cameriere, dall’operaio in fabbrica al personal trainer. E ne sono orgoglioso”, ha rivendicato il candidato sindaco di Civiche Unite, che ha sottolineato: “Non ho mai ‘vissuto’ di politica né tratto profitto dai miei incarichi amministrativi – ha chiarito Tripodi – Anzi, ho continuato a lavorare sodo senza usufruire della possibile aspettativa a differenza di tanti altri. Tempo fa, invece, dalla stampa locale emergeva la parentopoli all’interno delle istituzioni locali, il che la dice lunga sull’azione di quei partiti ricchi di indagati e condannati”.
“L’unica nota negativa della mia esperienza politica – ha continuato – sono stati quei rapporti di collaborazione con alcuni iscritti e dirigenti del Popolo della Libertà, ai quali non resta, come extrema ratio, la macchina del fango. Tanto da accostarmi a Forza Italia, dove non ho mai sottoscritto nessun tesseramento”, ha concluso Tripodi.