I gruppi consiliari del Partito Democratico e della Lista Enrico Forte sindaco hanno presentato una mozione, da discutere in consiglio comunale a Latina, per la stesura di un regolamento che metta un freno al fenomeno in crescita del gioco d’azzardo patologico nel capoluogo pontino.L’approvazione della mozione darebbe un input alla redazione del “Regolamento per le Sale da Gioco e Giochi Leciti” che a Latina ancora manca, nonostante si tratti di una città in cui “il proliferare di sale da gioco e installazioni di slot machine espone in modo indiscriminato cittadini fragili, sia economicamente che socialmente, ad una sollecitazione impossibile da contrastare in assenza di un filtro normativo a livello locale” – come riportato nel testo della mozione.
Tale regolamento metterebbe ordine in un settore dove la carenza normativa favorisce sempre le operazioni illecite a danno dei più deboli. Definirebbe, ad esempio, le distanze da luoghi sensibili oggi ignorate, definirebbe orari e altri dettagli indispensabili alle forze dell’ordine per intensificare controlli sul territorio e limitare irregolarità.
Metterebbe così, inoltre, il Comune di Latina in linea con le disposizioni di legge, che impongono una “progressiva ricollocazione” dei punti della rete fisica di raccolta dei punti gioco tenendo conto della presenza nel territorio di scuole, strutture sanitarie e ospedaliere, luoghi di culto, centri socio-ricreativi e sportivi: tutti punti sensibili vicino ai quali è fortemente inopportuna la presenza di sale gioco o dispositivi che inducano nella tentazione del gioco nei soggetti più deboli.
La mozione impegnerebbe il sindaco Damiano Coletta e la sua giunta a “predisporre incentivi per gli esercenti che dismettono o dichiarano di non voler installare slot machine, videolottery, gratta e vinci”. Una possibilità che, sebbene prevista dalla legge regionale numero 5 del 2013, nella passata consiliatura non è mai stata applicata nonostante il Comune – come si legge nel testo della mozione – abbia “inserito nel Regolamento Tares la riduzione del 30% della quota variabile imputata alle utenze non domestiche (ovvero i locali) che rinunciano, dismettono o dichiarano di non voler installare dispositivi da gioco d’azzardo che creano dipendenza”.
Si tratterebbe di un segnale importante da parte della nuova amministrazione comunale di Latina nei confronti delle tante persone che soffrono di una condizione ludopatica, che coinvolge per primi loro stessi ed i parenti, ma che riguarda tutta la città come fenomeno sociale.