sabato 23 Novembre 2024,

Provincia di Latina

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Latina verso il voto del 5 giugno

scritto da Redazione
Latina verso il voto del 5 giugno

CALVI (FI): “AGRICOLTURA PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL RILANCIO DEL TERRITORIO”

Valorizzazione del Mol e promozione dei prodotti locali tra le priorità. Riqualificazione dei borghi, centrali anche nell’offerta turistica di Latina

“Identità significa scegliere un percorso e trovare gli strumenti migliori per attuarlo. E Latina ha costruito parte della sua identità, anche sul piano economico, partendo da un settore come quello agricolo che rappresenta un’eccellenza a livello regionale ed italiano. A Latina esiste una realtà importantissima come il Mercato ortofrutticolo (Mol) che può essere il cardine di uno sviluppo in cui l’eccellenza si coniuga con le tradizioni locali. Partendo dall’esistente il ruolo dell’amministrazione comunale sarà quello di agente propulsore di uno sviluppo concreto di questo settore. Per farlo metteremo in atto una serie di strumenti in grado di agevolare le imprese, anche sul piano fiscale, per dare a questo settore l’ossigeno e le basi concrete da cui avviare una rapida ripartenza. Le imprese agricole avranno nell’amministrazione non solo un interlocutore ma un sostegno, attraverso il potenziamento dell’agricoltura che garantisca un dialogo continuo con le aziende, favorisca l’informazione sui bandi, su strumenti unici come il Psr Lazio 2014 – 2020, e soprattutto l’occupazione. L’agricoltura se valorizzata adeguatamente può essere punto di snodo di una serie di attività e di iniziative che possono dare nuovo vigore al territorio ma anche a settori chiave quali il turismo, la formazione, il commercio. Penso, ad esempio, alla creazione di un consorzio di agriturismi: aziende che non dovranno più pensare esclusivamente alla ricezione e alla ristorazione, ma anche e soprattutto alla produzione certificata, nonché biologica. Ogni agriturismo ha una sua specificità di produzione e unendo le forze riusciremo a formare un ampio paniere di prodotti ortofrutticoli certificati. Prodotti di qualità che potremo offrire alla nostra città ed esportare in tutta Italia e all’estero. Tutti i proprietari degli agriturismi, sparsi lungo tutto il territorio, offrirebbero quindi non più solo ciò che loro producono, ma anche quello di tutti gli altri consorziati. Penso alla nascita di punti vendita in città, magari in centro, dove i cittadini potranno acquistare prodotti locali di qualità. Non è più quindi il cittadino che si recherà presso le aziende, ma esattamente il contrario. Due o tre giorni a settimana si darà l’opportunità a giovani e studenti di vendere i prodotti del nostro territorio. E vedremo nascere per la prima volta in assoluto un itinerario enogastronomico, che potrebbe diventare attrattiva dei turisti a Latina e nei borghi. Borghi che spesso restano ai margini, quando invece rappresentano una risorsa vitale per la comunità Nel penultimo bilancio approvato, la vecchia amministrazione ha stanziato per il piano borghi 1 milione e 200 mila euro per la riqualificazione delle aree periferiche. Noi vogliamo sviluppare una idea di città ad ampio raggio, investendo, di anno in anno, nello sviluppo dei borghi e delle zone limitrofe, catalizzatori dell’agricoltura di qualità e aree di attrazione per i cittadini ed i turisti”.

Lo ha dichiarato in una nota il candidato sindaco di Forza Italia, Alessandro Calvi

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“Lavoro occasionale in Comune per i disoccupati di Latina”

“Il Comune non può affrontare la piaga della disoccupazione, questa è una realtà con la quale bisogna fare i conti. Tuttavia credo che una risposta adeguata al problema possa essere rappresentata dall’ideazione e pubblicazione di un bando che offra lavoro ai cittadini bisognosi perché privi di una occupazione. Il bando potrebbe essere aperto pertanto a disoccupati (con e senza indennità), inoccupati (cioè persone che hanno perso il posto di lavoro), iscritti alle liste di mobilità (indennizzata e non indennizzata), percettori di integrazione salariale, soggetti in cerca di prima occupazione. A tutti quei soggetti insomma il cui valore Isee non superi i seimila euro. I lavori possono essere retribuiti attraverso lo strumento dei voucher. L’istituto del lavoro occasionale di tipo accessorio è stato introdotto dalla legge 30 del 2003, ma è solo dal 2012 che esso può essere svolto anche presso gli enti pubblici locali. Si tratta di lavoro temporaneo ed occasionale, limitato economicamente ad un massimo di 2000 euro l’anno per “committente”.  Non mi riferisco ad un intervento di carattere assistenzialista perché di fatto si possono raggiungere due risultati: per il Comune quello di aiutare i disoccupati, per questi ultimi quello di offrire il proprio lavoro come contropartita. Il lavoro accessorio costituisce uno strumento limitato ad attività lavorative di carattere eccezionale, non riconducibili a tipologie contrattuali tipiche del lavoro subordinato, del lavoro autonomo o ad attività professionali qualificate. Basterebbe stanziare nel bilancio comunale una cifra che non incide pesantemente sulle casse dell’amministrazione comunale, tutt’altro, ma che costituirebbe un modo innovativo per provvedere alla manutenzione della città (attualmente assai precaria) e dare un contributo a quanti si trovino in difficoltà economiche. Non si tratta di un intervento risolutore, ma di un piccolo aiuto intelligente. Credo che il prossimo sindaco di Latina potrà senza nessuna difficoltà pensare ad una soluzione di questo tipo. Efficace e poco dispendiosa”.

 

Marilena Sovrani

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A me non interessa nulla del gay pride. In un momento come questo dove le famiglie fanno fatica a vivere  , a provvedere ai bisogni dei figli, dove le madri sono stressate dalla mancanza di servizi adeguati, dove i ragazzi aspettano anni e anni per potersi sposare visto che non sono in grado di programmare un futuro , dove è difficile riuscire a pagare un mutuo o un affitto, tutto mi interessa al riguardo meno che il gay pride a Latina. Non ho tempo di occuparmi di queste cose , sono interessato ad ascoltare i veri problemi delle persone e sinceramente proprio per questo  non vedo ragioni per festeggiare . La mia adesione ai temi sollevati dal Forum 05 e dalle associazioni in difesa della famiglia vanno nella direzione della necessità di trovare strumenti e servizi a sostegno della famiglia. E’ un dato di fatto: i matrimoni sono in calo e la maternità e le nascite sono sostenute a livelli comunque sotto il pareggio tra nati vivi e decessi, solo dalle famiglie di immigrati. In pratica i figli sono un previlegio dei ricchi o di chi ha una visione fatalista del proprio destino. Non è difficile immaginare a breve un profondo dramma sociale che riguarderà tutti e che potrebbe avere ricadute pesanti sulle attuali deboli strutture dello stato sociale. Allo stato delle cose sono le famiglie a prendersi ancora cura dei propri anziani, dei ragazzi, e sono le madri e i pensionati a farsi maggiore carico dei deficit strutturali come la mancanza di lavoro, di opportunità e di servizi . Se non sosteniamo questo pilastro della società avremo un crollo di riferimenti e adottare delle risposte adeguate ai bisogni delle persone senza la famiglia richiederebbe uno sforzo economico enorme, oltre che rappresentare una inversione culturale per me dannosa.
Se la risposta a tutto questo è nell’organizzare un bel gay pride ebbene chi vuole lo faccia. Sfilino pure  e chi sostiene la necessità di questa indispensabile iniziativa pensi ai ragazzi mantenuti dalle famiglie perché non hanno un lavoro, a  uomini e donne che non avranno una pensione adeguata, a  figli e figlie che dovranno contribuire al mantenimento dei loro cari diventati anziani e non potranno farlo, e pensi pure a chi non ha una casa e non sa come poter pagare con continuità l’affitto o il mutuo, o a chi vorrebbe crearsi una famiglia a non riesce nemmeno ad abbandonare la casa dei propri genitori.
Io sono impegnato per ascoltare e fare in modo che vi siano risposte adeguate , sia culturali che strutturali, a sostegno della famiglia.
Gianni Chiarato
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CALVI (FI): “LITORALE DI LATINA DA POTENZIALITA’ A MOTORE DI SVILUPPO”

Piano colore, realizzazione di piccoli approdi il perno del nostro programma. Tra gli obiettivi principali destagionalizzare stabilimenti e chioschi per rendere fruibile la marina tutto l’anno

 

Mare di Latina si traduce in turismo, sviluppo economico e competitività. Su questi tre assi la nostra amministrazione lavorerà con un progetto organico, realizzabile in tempi rapidi e capace di dare risposte agli operatori e ai cittadini. A Latina le problematiche di chi lavora sul mare e con il mare sono fondamentalmente due: l’ormeggio per il piccolo diporto e l’utilizzo del territorio costiero. Nell’ambito del progetto di ristrutturazione di Rio Martino occorre portare la ricettività dell’argine ristrutturato per il posizionamento di pontili galleggianti in maniera ordinata e sicura. In questo modo riusciremo ad ampliare la disponibilità di posti per imbarcazioni dai 5 ai 10 metri in modo considerevole. Utilizzando lo strumento delle reti di impresa sarà possibile costituire una struttura organizzativa che possa operare sul fosso Mascarello, zona limitrofa a Torre Astura. Riteniamo che il dialogo con le istituzioni e con gli enti possa, in un confronto giusto e trasparente, portare rapidamente all’avvio concreto dello sviluppo della nostra marina senza strumentalizzarla in personalismi che sfruttano il malcontento degli operatori.

Inoltre, dobbiamo creare uno strumento urbanistico che renda il nostro litorale una eccellenza, rendendo le potenzialità una opportunità di crescita e di sviluppo per tutto il comprensorio e durante tutto l’anno.

In questo contesto è fondamentale l’istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga i professionisti locali che siano capaci di ideare e mettere in atto progetti che, partendo da un tessuto urbano che colleghi il mare alla città, superino le visioni di una territorio in espansione unicamente verso i lepini.

Lo sviluppo della marina passa per un programma di contrasto all’erosione dinamico e versatile che può essere realizzato facendo leva anche sui fondi europei destinati a tale settore. Di primissima importanza è il completamento di via Massaro, fondamentale per i collegamenti e lo sviluppo turistico, per il quale la precedente amministrazione ha già stanziato risorse per la progettazione. Un’opera che potrà essere completata con le somme derivanti dagli oneri di urbanizzazione pagate dai privati per la realizzazione di interventi nella stessa zona.

E’ forte, inoltre l’urgenza di ridare decoro a tutto il litorale sistemando le recinzioni delle abitazioni, spesso vecchie e mal conservate, mettendo in atto un piano colore che possa contribuire a dare una identità alla marina, ripristinando il decoro delle abitazioni presenti e rendendole parte integrante di quella risorsa che il nostro mare rappresenta.

Occorre poi provvedere alla sistemazione ed ultimazione dei marciapiedi e risolvere una volta per tutte il problema degli stabilimenti. Non è accettabile che ogni anno gli stabilimenti ed i chioschi siano costretti a montare e smontare strutture che rappresentano una ricchezza e non certo un ostacolo allo sviluppo del nostro litorale. Per questo, da subito, provvederemo a mettere in atto tutti gli strumenti necessari a destagionalizzare le attività balneari, consentendo la fruizione durante tutto l’anno delle strutture ricettive quali bar, chioschi e ristoranti, darebbe un consistente impulso all’economia cittadina, consentirebbe agli operatori di effettuare investimenti a lungo termine e di impedire che questo patrimonio naturale sia utilizzato dai cittadini e dai turisti solo nei mesi estivi.

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CALVI (FI): “PREZIOSO INTERVENTO DELLA FIAIP PER SVILUPPO DELLA CITTA’”

“La lettera aperta a firma del presidente della Fiaip Santino Nardi, non può che essere considerata un prezioso contributo a quelle linee programmatiche che sono già parte del patrimonio di proposte che abbiamo avanzato come Forza Italia. Riqualificazione della marina, interventi a sostegno del settore, implementazione dei servizi sono un imperativo a cui non intendiamo sottrarci. Oggi il dialogo con tutte le realtà, come la Fiaip, è lo strumento prioritario per comprendere quali siano le priorità su cui agire con concretezza. Il compito di una amministrazione è proprio mantenere un confronto costante con tutti coloro che vivono le problematiche del territorio e che come tali possono offrire proposte progettuali valide da attuare. Per quanto concerne la sburocratizzazione dell’amministrazione non abbiamo dubbi sul fatto che il nostro governo saprà realizzarla in tempi rapidi. Avere uno sportello unico per le imprese funzionante e valorizzato nei suoi compiti è una nostra priorità. Le imprese, tutte le categorie, troveranno nel comune di Latina non più un ostacolo, ma un sostegno. Il pagamento dei fornitori non sarà una utopia perché sarà effettuato entro i termini previsti dalla legge. Abbattere i ritardi significa, infatti, dare alle imprese la possibilità di investire, crescere e ricapitalizzare risorse sul nostro territorio. Fa bene il presidente della Fiaip a dire che vigilerà sull’operato della futura amministrazione e siamo felici di poter contare sul loro prezioso contributo. Lo dico, non perché siamo in campagna elettorale, ma perché sono convinto che quanto contenuto nel mio programma, che ogni parola, idea, progetto o impegno assunto in questi giorni sarà rispettato e realizzato”.

Lo dichiara in una nota il candidato sindaco di Forza Italia, Alessandro Calvi

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CALVI (FI): “RITIRO ORDINANZE DEMOLIZIONE OTTIMA NOTIZIA PER STABILIMENTI E CITTADINI”

“Il ritiro delle ordinanze di demolizione di cinque stabilimenti balneari è un primo positivo segnale nella vicenda che oppone gestori e amministrazione comunale. Siamo nell’immediata vigilia di una stagione estiva che si annuncia quanto mai ricca di problematiche per la Marina di Latina e credo che risolvere questo problema sia nell’interesse di tutta la città. Operatori commerciali, turisti e cittadini meritano certezze. Oggi ritengo sia importante permettere l’apertura degli stabilimenti, anche per calmierare i prezzi e consentire a tutti i nostri concittadini di fruire di servizi adeguati alla bandiera blu. Auspico che nei prossimi giorni l’amministrazione prenda provvedimenti analoghi per le altre strutture. Ritengo però che questa vicenda vada risolta una volta per tutte. Nel pieno rispetto delle regole e delle leggi vigenti è necessario valorizzare tutto l’anno la Marina di Latina. Verificheremo le prescrizioni delle concessioni e chiederemo a tutti gli operatori balneari di rispettare regole e impegni. D’altro canto però crediamo sia importante dialogare insieme a loro, per valorizzare e mantenere nel pieno decoro la Marina di Latina, che dovrà essere il vero motore dello sviluppo turistico e commerciale della nostra città.

Inoltre proprio per garantire lo sviluppo della nostra Marina va pensato un nuovo programma urbanistico per il Lido, Borgo Grappa e Borgo Sabotino, con maggiori servizi ricreativi, pubblici e privati, con strutture alberghiere e zone residenziali, secondo le moderne esigenze della zona. Va pensata anche una rete adeguata di parcheggi sul lungomare e nelle immediate vicinanze. Per quanto riguarda la questione delle Terme e del contenzioso con condotte, la nostra idea è di vendere quell’area, mantenere la concessione mineraria, e consentire così la realizzazione di centri benessere e termali. In questo modo risolveremo anche un problema di bilancio che grava come un macigno sulle tasche dei cittadini di Latina.

La nostra priorità è anche il completamento di via Massaro, in modo tale da arrivare poi al cambio di destinazione d’uso dei locali sul lungomare e consentire così la realizzazione di una passeggiata turistica da sfruttare tutto l’anno”.

Lo ha dichiarato in una nota il candidato sindaco di Forza Italia, Alessandro Calvi

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Sovrani scrive al Ministro Lorenzin:

“Occorre scongiurare la chiusura della Farmacia comunale di Latina”

“Il commissario Barbato, con determina 18/2016, ha disposto la vendita dell’unica farmacia comunale rimasta a Latina, dopo l’alienazione della sede “storica” collocata davanti all’ospedale Santa Maria Goretti. Quella, di vendita, era giustificata dall’inesorabile perdita economica registrata negli ultimi anni. La chiusura della farmacia di viale Kennedy, che ha aperto i battenti sei anni fa, non fornisce invece all’utenza adeguate giustificazioni se non quella, a mio avviso, di fare cassa, dal momento che, a quanto pare, il bilancio 2015 tuttora in fase di ultimazione, si chiuderebbe con un utile e non con una perdita. Inoltre la farmacia di cui si scrive vanta una folta clientela, rappresentando per le fasce disagiate del quartiere, nel quale non sembrano esistere studi medici, un punto di riferimento essenziale. Una farmacia comunale non è attività che abbia fini solo economici. È compito della stessa fornire a prezzi dimezzati prodotti legati a patologie gravi attraverso preventivi e sostegni economici al paziente-cliente da parte della Asl. È chiamata a fornire campagne di informazione: ne sono state compiute numerose negli ultimi anni. Dunque il suo ruolo non è marginale. Se gli introiti, per il commissario, non sono abbondanti come vorrebbe, la soluzione non deve essere individuata nell’eliminazione dell’attività comunale (la farmacia insomma, non è un pino da abbattere) bensì nel suo rilancio. Rilancio che può avvenire attraverso l’acquisto diretto (dal farmacista al produttore) che consente una scontistica maggiore. Di fatto la chiusura della farmacia comunale può essere scongiurata attraverso due semplici aggiunte al bilancio da parte del futuro sindaco di Latina (annettere alle spese gli stipendi dei tre farmacisti e l’acquisto diretto per il 2017). Si eviterebbe così tra l’altro il licenziamento dei sette dipendenti (tre farmacisti, una direttrice, una ragioniera, una commessa ed una donna delle pulizie). L’iter sembra procedere senza essere ostacolato dalla politica. Quali sono i motivi che spingono il Comune a volersi liberare di una piccola azienda utile ai cittadini e che potrebbe diventare un’ottima fonte di reddito? Ho parlato ed inviato una nota al ministro della salute Beatrice Lorenzin affinché, per quanto suo potere, intervenga ad evitare un altro (l’ennesimo) sbaglio amministrativo che penalizzerebbe pesantemente gli abitanti di Latina”.

Marilena Sovrani

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SCUOLA, TRIPODI “BASTA, OCCORRE GARANTIRE SERVIZI DI QUALITA’”

“Le scuole di Latina soffrono la crescente diminuzione delle risorse economiche, pari al 34% per il prossimo anno, con le conseguenti contrazioni dei salari del personale oltre all’impoverimento della qualità dei servizi”. Così Angelo Tripodi, candidato sindaco di Noi siamo Latina, sullo stato di salute degli istituti scolastici e sul bando pubblicato dal Comune di Latina.

“Occorre un’inversione di rotta – è la promessa di Tripodi – In passato c’era un’attenzione maggiore sui criteri qualitativi, oggi invece per potersi aggiudicare il servizio si predilige la contrazione dell’offerta economica, comportando l’eliminazione delle peculiarità che contraddistinguono le attività eccellenti.

Emerge, infatti, un malessere diffuso fra il personale, già vittima del taglio del proprio stipendio di circa un terzo durante lo scorso anno. Il precedente meccanismo di gara, nonostante garantisse una base d’asta corretta,  lasciava troppo spazio alle possibilità di ribasso, consentendo – ha aggiunto il candidato sindaco per La Destra, Insieme per Latina, La Famiglia Cristiana, Latina 2032, Forza di Centro e Forza Nuova – che l’offerta economica fosse l’unico elemento determinante per l’affidamento del servizio rispetto alla proposta qualitativa, che è determinata da un mix di competenze della ditta vincitrice: dalle idee innovative per il miglioramento delle attività formative alla qualità del progetto pedagogico.

Se Noi siamo Latina dovessimo vincere le elezioni – ha sottolineato Tripodi – il servizio degli asili nido sarà salvaguardato dall’amministrazione comunale, favorendone la qualità a partire dai parametri: sia per la valutazione dei progetti che le verifiche e le analisi sulla gestione, limitando il peso dell’offerta economica e garantendo la stabilità e la serenità necessaria al personale sia in termini economici che a livello occupazionale. In molti rischiano di vivere l’impiego in un asilo nido come un momento di passaggio e non un lavoro stabile per il proprio futuro. Ecco, tutto questo non dovrà più accadere – ha assicurato il candidato sindaco –  anche perché le educatrici sono nevralgiche e strategiche per la formazione e la crescita dei nostri figli, che non possono prescindere da servizi eccellenti”.

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Latina la città del sole per Gianni Chiarato Sindaco

Uno degli indicatori che agevolano gli investimenti nel territorio è l’input determinato dalla presenza di forza lavoro formata per i progetti da realizzare. E quale è la condizione della forza lavoro in provincia di Latina e nel nostro territorio? Si tratta in larga parte di uomini e donne, anche giovani ma con una bassa formazione  . I dati statistici dicono che l’inserimento nel mondo del lavoro è agevolato in presenza di adeguata formazione culturale e professionale. Sappiamo anche che molti corsi di laurea offrono pochi sbocchi occupazionali se non sono mirati alle esigenze del territorio . Nel nostro programma sindacale è ricordato più volte che è nostra decisa intenzione  non lasciare indietro nessuno  ed è necessario  garantire ai cittadini di Latina il diritto allo studio per tutti . La grande scommessa vinta dalla nostra società  nei decenni scorsi è stata nel rendere possibile alle famiglie di operai , di contadini, degli impiegati di vedere il loro figli studiare e laurearsi e conquistare il riscatto sociale  che da secoli gli era impedito. Ora stiamo ritornando a quei livelli che credevamo aver definitivamente superato. Una famiglia che vive di stipendio è ai limiti della povertà se deve pagare un mutuo o un affitto. L’accesso alla casa , ai servizi sanitari , a quelli scolastici, ai trasporti, alle agevolazioni che contribuiscono a rendere dignitosa la vita familiare ed a maturare prospettive di miglioramento , sono  diritti quasi estinti.  La nostra nuova amministrazione provvederà a liquidare beni immobili di proprietà del Comune per creare un fondo che permetta alle famiglie con reddito minimo di permettere ai loro figli una formazione scolastica e professionale che possa essere uno strumento per spezzare una catena, la povertà, che ne impedisce l’emancipazione sociale. Si tratta di elevare il livello di preparazione per le classi meno abbienti per averne una ricaduta positiva per tutti. Si tratta di creare nuove opportunità e nuova economia per chi oggi rischia di diventare , e non per sua volontà, un peso sociale da distribuire sui  contribuenti.

La crescita di una città dipende dai diritti che hanno i suoi abitanti  e soprattutto dall’estensione di questi diritti per tutti i rappresentanti della stessa comunità e tutta la comunità diventa felice se gli stessi diritti valgono per ognuno , senza dimenticare nessuno.

 

 

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