CALVI: “LATINA HA LA SUA IDENTITA’. NESSUNO POTRA’ CALPESTARLA”
Mobilità, giovani, sociale e sviluppo i nostri imperativi
Latina deve riappropriarsi della sua centralità. Per farlo deve avere un’idea di futuro precisa. Latina centrale deve farsi carico dello sviluppo di tutta l’area di riferimento riportando questo spirito propositivo al centro della politica e nel cuore dell’amministrazione. Latina deve diventare lo snodo della mobilità dell’intero comprensorio effettuando investimenti sulla mobilità su gomma ma anche, e soprattutto, potenziando la mobilità su ferro. La stazione di Latina deve essere riqualificata, diventare punto di accesso per la rete ferroviaria e con l’alta velocità. Collegamenti rapidi e frequenti devono essere l’elemento centrale di questo sviluppo. Bisogna implementare la funzione di riferimento per la sanità portando nell’offerta sanitaria pontina nuove specialità ed eccellenze. Dobbiamo puntare sull’università che non deve pesare sull’offerta del polo ospedaliero pubblico ma deve affiancarlo insieme all’offerta della sanità privata. Vanno sviluppate le aree di servizio del polo giudiziario riportando a Latina i servizi del tribunale, oggi dislocati a Cassino, cercando anche sinergie con l’area sud di Roma e con il tribunale di Velletri. La presenza di giovani ci offre un vantaggio competitivo per i servizi inerenti il tempo libero. Per questo dobbiamo integrare l’offerta ricreativa esistente, come quella della zona dei Pub, con il teatro e le iniziative culturali che si devono snodare per tutta la città e vedere protagonisti i nostri giovani talenti. In questo percorso dobbiamo ripensare i nostri punti di forza economici partendo dall’agricoltura, dallo sviluppo concreto del litorale dalla crescita delle nostre imprese. In questo ragionamento è importante aver avuto l’opportunità di pensare a che cosa siamo. Perché è questa la condizione fondamentale per scegliere cosa saremo. Ed è questo il presupposto indispensabile per decidere dove vogliamo arrivare. Noi vogliamo liberarci, con orgoglio, da quel ruolo di subalternità che Latina soffre da troppo tempo. Questo significa essere capaci di instaurare un dialogo paritario con la Regione che continua a imporre scelte, come quelle sulla sanità, sui rifiuti, sulle infrastrutture, che depotenziano il territorio e non lo valorizzano. Latina, con il nostro governo, tornerà ad autodeterminarsi. Siamo la seconda città del Lazio. Siamo una comunità che ha radici profonde. Da qui dobbiamo ripartire creando un dialogo costante con i cittadini, con le associazioni datoriali e di categoria, con le imprese, con i lavoratori e con tutti coloro che possono con idee e progetti contribuire a rendere grande il nostro territorio. Da qui, e solo da qui, Latina può tornare protagonista e vincere, in maniera nuova, le sfide di uno sviluppo che non è solo desiderato ma è l’imperativo per non trasformarci tutti in una succursale dell’area romana o in un residuo dell’area metropolitana di Napoli. Latina ha la sua identità. Noi siamo pronti a lottare perché nessuno tenti di calpestarla.
Lo ha dichiarato in una nota il candidato sindaco di Forza Italia, Alessandro Calvi
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Anziani a Latina: l’escalation delle truffe
“Secondo i dati diffusi da Confartigianato Persone, il record di famiglie italiane insicure si registra nel Lazio, con il 51,6% che percepisce il rischio criminalità nella zona in cui vive. Secondo questa indagine, realizzata attraverso interviste dirette, il 42,1% degli anziani (over 60) ha subìto almeno un tentativo di reato negli ultimi 3 anni. La maggiore incidenza di reati si registra per la visita di falsi incaricati di aziende di servizi, rilevato dal 15,8% degli intervistati. Seguono il furto in abitazione o in azienda (12,1%), il tentativo di scippo (8,4%), l’attivazione di servizi non richiesti per via telefonica (7,9%), il furto fuori casa (7,8%), la visita in casa di falsi funzionari pubblici (6,7%), raggiri fuori casa in prossimità di banche, poste, negozi (6%), pratiche commerciali aggressive o poco chiare (3,7%), frode online (2,7%). L’aggressività delle tecniche di truffe, raggiri e furti e la maggiore fragilità degli anziani porta ad un’alta realizzazione del reato per lo scippo, con l’84,7% dei tentativi riusciti, per il furto fuori casa (83,9%) e per il furto in abitazione/azienda (81%). Più contenuta, ma comunque elevata, la riuscita per i raggiri fuori casa vicino a banche, poste, negozi (48,6%), l’attivazione di servizi non richiesti per via telefonica (42,1%) e le frodi online (40,7%). Credo che il fenomeno a Latina abbia raggiunto livelli esponenziali con l’impossibilità, da parte delle forze dell’ordine, di porre un freno al fenomeno ustionante che non di rado rischia di mettere a repentaglio l’incolumità delle vittime. Nell’ultimo mese a Latina si è registrata una decina di reati ai danni di anziani. Scippi di catenine nel parcheggio di un noto centro commerciale, numerose truffe al cimitero eseguite con una tecnica sofisticata che prevede (da parte del lestofante) una presunta conoscenza di vecchia data con la vittima che si conclude con una richiesta di denaro motivata da cause apparentemente plausibili. L’amministrazione comunale, per quelle che sono le sue competenze, dovrebbe attivare un servizio di informazione rivolto proprio agli individui over sessanta, con mini corsi organizzati con l’ausilio di polizia e carabinieri, da attivarsi anche attraverso i centri sociali, tali da “spiegare” quali tecniche usano le organizzazioni malavitose esperte nel settore criminale, onde evitare ad una fascia debole e sempre più in crescita come quella degli anziani, di cadere vittime del truffatore di turno. È un compito questo, che non può prescindere da un tavolo di confronto tra Comune, forze dell’ordine, associazioni di categoria e dei consumatori, che si trasformi in un’azione sinergica che se non porterà all’eliminazione del fenomeno, ne contrasterà sicuramente la crescita con una prevenzione corale. Qualcosa è stato fatto in verità, in questo senso: nel luglio dell’anno scorso, dopo un incontro in Prefettura incentrato sulla problematica delle truffe agli anziani, è stato predisposto un documento con alcune raccomandazioni comportamentali da seguire: è consultabile sul sito del Comune di Latina (www.comune.latina.it) ma dal momento che la fascia degli over sessanta non ha particolare dimestichezza con il web e che, nonostante le raccomandazioni inserite nel documento, le truffe continuano ad essere perpetrate, va riconsiderata l’idea di una nuova valutazione del fenomeno e di un’attività di comunicazione preventiva più incisiva”.
Marilena Sovrani