sabato 23 Novembre 2024,

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Latina verso il voto del 5 giugno

scritto da Redazione
Latina verso il voto del 5 giugno

Calvi: “L’ospedale ‘Goretti’ va potenziato oggi. Basta fumo negli occhi dei cittadini”

 Bene la realizzazione di una nuova struttura ma i problemi vanno risolti subito. Personale e revisione atto aziendale i punti cardine della nostra azione

 

Parlare di sanità oggi più che mai significa parlare di servizi, di efficienza e di qualità nelle prestazioni. In questa campagna elettorale abbiamo sentito di tutto e di più. E a tenere banco è stata, soprattutto, la realizzazione di un nuovo ospedale a Latina. Un progetto che vede tutti concordi. Ma, allo stesso tempo, anche un modo per distrarre l’attenzione dei cittadini su quelli che sono i problemi reali e quotidiani. La realizzazione di un nuovo ospedale richiede tempi lunghissimi. Le risposte che i cittadini e gli utenti chiedono, purtroppo inascoltati, da tempo dobbiamo darle oggi. I nostri ospedali, a partire dl Santa Maria Goretti di Latina, necessitano di interventi mirati. Il primo passo da compiere è rendere la struttura esistente adeguata alla nascita, sulla carta da giugno 2015, del Dea di II livello. La pianta organica, sottodimensionata al punto da costringere medici ed infermieri a rinunciare a riposi e ferie, deve essere implementata. Siamo stanchi di sentire che arriveranno dieci, cento, mille nuove assunzioni e poi constatare che neanche una assunzione è stata effettuata. La sfida che abbiamo di fronte è risolvere le criticità, potenziando i reparti che sono vere e proprie eccellenze che a causa di scelte scellerate vengono depotenziati anziché valorizzati. A Latina manca un’idea di sanità precisa. Si procede a suon di proclami quando le emergenze sono diventate strutturali. Un caso su tutti quella del Pronto soccorso dove i pazienti sono ammassati ore o giorni sulle barelle in attesa di un posto letto. La sanità è un settore di competenza regionale ma questo non consente a chi amministra una città capoluogo di sottrarsi alle responsabilità che gli sono proprie. Il giorno dopo il mio insediamento, come sindaco di Latina, convocherò la conferenza locale per la sanità che deve riappropriarsi del ruolo che le spetta. In questi anni, purtroppo, quello che deve essere un luogo di confronto da cui far emergere la voce dei cittadini è stato considerato alla stregua di un mero adempimento formale. La conferenza dei sindaci è il luogo in cui, a prescindere dalle appartenenze politiche, si devono creare i presupposti per riportare la sanità di Latina a quella eccellenza che è sempre stata. Cosa che non è avvenuta quando solo un anno fa si poteva intervenire compatti per cambiare un atto aziendale ed un piano strategico che hanno creato e stanno creando solo nuove emergenze acuendo le criticità in atto. Il centrosinistra deve smetterla di gettare fumo negli occhi di chi ogni giorno, medici, infermieri, tecnici e pazienti, è costretto a dei veri e propri salti mortali perché sia riconosciuto un diritto sacrosanto che è quello alla cura. Noi combatteremo sempre perché quello che è un diritto non sia trasformato in un privilegio. Noi non ci stiamo. La Regione ci deve ascoltare, e ci ascolterà a prescindere dal colore politico. Non siamo e non saremo succubi di nessuno e non piegheremo mai la testa a nessuno. I diritti dei cittadini saranno rispettati. Latina e le esigenze dei suoi cittadini non si barattano.
Lo dichiara in una nota il candidato sindaco di Forza Italia, Alessandro Calvi

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CALVI (FI): “PIANI PARTICOLAREGGIATI, RISPETTO MA NON CONDIVIDO LE SCELTE DI BARBATO”

“Piani particolareggiati, credo sia arrivato il momento di porre fine ad una mattanza, tra l’altro di cattivo gusto elettorale, che vuole in modo strumentale far passare scelte amministrative, eseguite nella massima trasparenza e nell’esclusivo interesse della città e dei cittadini, come lo strumento per veicolare l’interesse di qualcuno. Non entriamo nel merito delle questioni tecniche e procedurali di carattere amministrativo, che vede diverse interpretazioni dei tecnici che hanno redatto i piani e dei dirigenti precedenti rispetto agli attuali, che sarà il Tar a chiarire, essendo pendenti decine di ricorsi. Tutta Forza Italia, nessuno escluso, è certo che le scelte sono state effettuate nella massima trasparenza. I piani, infatti, sono stati redatti con la partecipazione dei cittadini e pubblicati sul sistema informatico del Comune di Latina che Forza Italia ha fortemente voluto. E lo ribadiamo senza tentennamenti. I piani particolareggiati non sono stati partoriti da Forza Italia ma da tutta la maggioranza. Sono uno strumento che nasce, in ottemperanza ad un indirizzo del consiglio comunale risalente al ’94, a cui sono seguiti gli incarichi conferiti dalle precedenti amministrazioni. I piani introducendo il criterio della perequazione e dell’equità consentono di dare eguali possibilità a tutti i cittadini, di realizzare opere pubbliche indispensabili per Latina e per ricucirne il tessuto urbanistico. Il tutto evitando di pagare decine di milioni di euro per gli espropri, come avvenuto in passato, che saranno evitati oggi e per il futuro grazie al criterio della compensazione delle volumetrie. Ricordiamo che da una richiesta specifica sono in corso circa 30 milioni di espropri che arriveranno nei prossimi anni. I piani annullati poi sono stati costruiti utilizzando le stesse procedure e i medesimi calcoli delle volumetrie di quei piani che sono stati inviati ed approvati dalla Regione Lazio. In questo contesto diventa sempre più incomprensibile e penalizzante la decisione assunta dal commissario Barbato di annullare i sei piani particolareggiati (e non tutti e 8 i piani particolareggiati redatti). Una decisione che risulta essere ambigua per una serie di motivi che crediamo essere sostanziali. Il commissario Barbato ha annullato i piani alla vigilia delle elezioni che decideranno il futuro sindaco e la maggioranza che guiderà il Comune di Latina nei prossimi anni. Lo ha fatto in modo inopportuno senza attendere il pronunciamento del Tar sui numerosi contenziosi in corso che, stando ai primi pronunciamenti pervenuti, afferma il principio che i piani non possono essere annullati dopo 18 mesi dalla loro approvazione. Credo sia lecito il dubbio sulle tempistiche di Barbato che con questa decisione affrettata non si è preoccupato del futuro di Latina, sta creando disorientamento nei cittadini, costringerà il Comune a pagare nei prossimi anni decine di milioni di euro per gli espropri e, non potendo vendere le aree comunali con potenzialità edificatorie, peserà sul già esiguo bilancio dell’Ente. Le ricadute saranno devastanti. Per affossare il centrodestra si sta ipotecando il futuro della città, le speranze dei cittadini e il bilancio dell’Ente”.

Lo dichiara in una nota il candidato sindaco di Forza Italia, Alessandro Calvi

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Marino. Stefano Cecchi: “Paradossale la speculazione di certa stampa. Deriva pericolosa”

“Ho letto con stupore e grande preoccupazione l’articolo, pubblicato su un noto settimanale locale, in merito alle inchieste giudiziarie sui fatti accaduti nel Comune di Marino. Sono sempre stato e continuerò ad essere un fautore della stampa libera, trasparente e democratica, ma non posso tollerare, da cittadino garantista ed esponente politico per bene, il modo di fare giornalismo di certa stampa, che in maniera irresponsabile mischia cronaca giudiziaria con opinioni personali, facendo passare atti investigativi per sentenze di terzo grado, con il rischio, pericoloso, di disorientare l’elettore e infangare una intera comunità, dipingendo Marino per quella che assolutamente non è. Una città, la nostra, pulita, onesta e che ha voglia di ricominciare. Ecco, tutta questa speculazione non è giusta. Non ha alcun senso stendere un articolo, pieno di condizionali: un sunto delle “puntate precedenti” fatto passare, peraltro, come scoop sensazionalistico. Ricordo che si è “non colpevoli” fino a terzo grado di giudizio e, solo dopo eventuali sentenze, si potranno giudicare condannati e innocenti. Eppure nell’articolo del settimanale castellano l’estensore ragiona per ipotesi, analizza semplicemente basandosi su capi di imputazione e accuse di reato, tutte da provare, e senza che sia stato emesso alcun pronunciamento definitivo. E, non potendo fare nomi, l’articolista decide comunque di fornire profili ben identificabili di esponenti politici, etichettati genericamente come “interessati dai vari filoni dell’indagine”. Un modus operandi davvero paradossale, che rischia di incidere sugli umori della comunità a dieci giorni dalle elezioni comunali. Per quanto mi riguarda, infine, rimango assolutamente sereno, nella consapevolezza di aver sempre operato in maniera limpida, trasparente, coerente, con l’unico obiettivo di lavorare per il bene della nostra comunità”. Così, in una nota, Stefano Cecchi, candidato sindaco de “L’Officina delle Idee”.

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