Dopo l’intervento della settimana scorsa sullo stato della sanità pontina e la discussione scaturita durante l’appuntamento settimanale ‘Latina, la città che vorrei’, tenutosi giovedì sulla pagina Facebook del Coordinamento della Lega di Latina, questa mattina i rappresentanti istituzionali del partito di Salvini hanno fatto visita al Santa Maria Goretti per portare la loro vicinanza al personale sanitario che in questi mesi è stato in prima linea nella lotta contro il Coronavirus.
Purtroppo le norme di sicurezza adottate dalla Asl di Latina non hanno permesso l’ingresso nel nosocomio della delegazione della Lega guidata dall’Onorevole Durigon, dall’Europarlamentare Matteo Adinolfi insieme Capogruppo in Regione Angelo Tripodi, al coordinatore cittadino Armando Valiani, al capogruppo in Consiglio Comunale, Massimiliano Carnevale, e al Consigliere Comunale Vincenzo Valletta, oltre che a diversi esponenti del coordinamento cittadino di Latina; così come non è stato possibile confrontarsi con il direttore Generale Giorgio Casati che ha invece lasciato al direttore sanitario del Goretti, dottor Sergio Parrocchia, il compito di illustrare le misure adottate nella prima fase dell’emergenza e in queste ultime settimane.
La delegazione della Lega, dal canto suo ha invece sottolineato, come già evidenziato nei passati interventi, la necessità di non trascurare le altre patologie e malattie croniche che affliggono tanti cittadini della provincia di Latina in un momento in cui il Santa Maria Goretti, ospedale di riferimento per tutta la provincia è impiegato prevalentemente nell’assistenza a circa 30 pazienti Covid. A tal proposito il coordinatore Comunale, Armando Valiani, ha ribadito «che la sanità, soprattutto quella locale, non può ridursi esclusivamente all’emergenza Covid19 ma deve riuscire a sostenere tutte le domande di salute e assistenza dei cittadini della provincia».
Un concetto sottolineato anche dal capogruppo in Consiglio Comunale, Massimiliano Carnevale, che ha chiesto se «non fosse il caso, una volta passata la prima fase dell’emergenza di allestire altri punti in provincia per assistere i pazienti Covid e liberare risorse e spazi presso il Goretti per permettere ad altri pazienti affetti da patologie croniche pregresse di ricevere le giuste cure e la giusta assistenza ambulatoriale nella struttura sanitaria che resta il principale punto di riferimento per la sanità della provincia di Latina e del sud di Roma».
Un Goretti dunque, come ha sottolineato poi l’Onorevole Claudio Durigon, «Punto di riferimento per professionalità e tecnologie ma che in questo momento più che mai lascia a desiderare per quel che riguarda gli spazi, tanto che si sta dimostrando difficilissimo se non impossibile far convivere percorsi Covid e non Covid all’interno di una struttura che presenta tutti i segni del tempo. Ecco perché – ha spiegato Durigon – ringrazio il personale del Goretti per l’impegno dimostrato durante l’emergenza ma non possiamo dimenticare la necessità di dotare Latina e la provincia di un ospedale nuovo e moderno, perché avrei paura solo a pensare a cosa avrebbero dovuto affrontare in una struttura come questa medici ed infermeieri se si fosse presentata una mole di casi come in Lombardia. Il mio obiettivo dunque in Parlamento sarà quello di lavorare per avviare al più presto due opere pubbliche strategiche sul territorio: la Roma-Latina e il nuovo Ospedale nel capoluogo».
Nuovo ospedale che deve essere una priorità assoluta e urgente, ha concluso poi l’Europarlamentare pontino della Lega, Matteo Adinolfi. «Voglio esprimere – ha concluso Adinolfi – tutto il mio apprezzamento al personale sanitario per la gestione dell’emergenza ma non dobbiamo abbassare la guardia e sopratutto è tempo che si torni ad investire nelle strutture sanitarie del nostro territorio. Per questo nei giorni scorsi ho ribadito con convinzione la necessità di avviare la costruzione del nuovo Ospedale di Latina sul modello Genova, stracciando il codice degli appalti per realizzare in tempi brevissimi un’opera necessaria per rispondere ai bisogni di salute e di cure dei nostri concittadini e di tutto il territorio della provincia e del sud della Capitale».