E’ quanto dichiarato dal Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, confermando ciò che sosteniamo da tempo, ovvero che la speculazione finanziaria che ha dato vita alla crisi energetica che stiamo vivendo è una “tassa” imposta all’Ue dalla guerra e che ce la dobbiamo tenere, e conclude senza lasciar dubbio alcuno dicendo: “Le ricadute della stretta monetaria che sta portando avanti la Banca Centrale Europea dovranno quindi sostenerle famiglie e lavoratori.”
Intanto nel Consiglio Comunale nella periferica Gaeta, che tanto periferica non è, essendo obiettivo sensibile a causa della presenza della base della VI flotta Statunitense, si conferma la privatizzazione dell’illuminazione pubblica approvando un bando milionario che quasi sicuramente sarà vinto dall’Edison NEXT, che per assicurarselo ha pagato il consumo delle scorse luminarie “natalizie”. Per chi si fosse perso la discussione, si può scaricare il verbale della seduta del 27 Dicembre scorso in cui, pur astenendosi, i consiglieri di minoranza si dicono per l’ennesima volta favorevoli alla gestione privata. Altra cosa interessante è vedere come secondo sia Scinicariello che Leccese (si legge in entrambi gli interventi), entrambi appartenenti ad una delle fazioni in cui si divide il Partito Unico della Guerra che pochi giorni fa ha approvato in Parlamento l’ennesimo invio d’armi in Ucraina, giudichino l’aumento dei prezzi dell’energia come una bolla speculativa temporanea, come se fra due anni l’energia tornasse magicamente a costare di meno. Il Sindaco afferma addirittura che a Febbraio dell’anno scorso quando l’amministrazione decise di allargare la gestione privata anche al riscaldamento degli immobili comunali, erano tempi non sospetti per l’aumento dei costi energetici, come se l’inizio di una guerra contro la Russia non potesse minimamente influire sul costo della vita.
E meno male che dopo le dichiarazioni del governatore di Bankitalia, a sostenere che i costi della guerra ricadono su di noi tramite caro energia e caro vita, non siamo più solo noi Comunisti.
Intanto in Ucraina si continua a combattere e a morire, grazie e soprattutto al costante invio di armi, munizioni, e ora si parla anche di soldati da parte dei paesi occidentali. Bisogna fermare il prima possibile questa escalation, per questo ieri pomeriggio abbiamo volantinato per le vie di Gaeta invitando tutti i cittadini contrari al coinvolgimento italiano nel conflitto, a partecipare alla manifestazione di Sabato 25 Febbraio che si terrà alle 15:00 presso Piazza Santi Apostoli a Roma. Per il Sud Pontino l’appuntamento per partire tutti insieme col treno è alle 12:30 alla stazione ferroviaria di Formia.
LA GUERRA SI FERMA NON INVIANDO ARMI!!!
LA MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI NON VUOLE IL NOSTRO COINVOLGIMENTO!!!
Partito Comunista Sez.”Mariano Mandolesi” Gaeta
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