“Siamo arrivati al punto di poter parlare di discriminazione nei confronti dei giovani. Il Jobs Act non solo non e’ una riforma adatta alla fascia d’eta’ under 30 ma ha decretato in maniera definita la morte del lavoro in Italia. A novembre, mentre Renzi durante gli ultimi giorni del suo governo promuoveva insieme a Poletti gli sgravi al Sud per giovani e disoccupati, la mancanza di lavoro nella fascia d’eta’ 15-24 lievitava fino a toccare il livello piu’ alto a partire da ottobre 2015. E’ doveroso adesso fare un passo indietro rispetto a una riforma che ha creato piu’ precarizzazione per l’abuso dei buoni lavoro e a causa di un contratto che mette maggiormente a rischio licenziamento i nuovi assunti”. Cosi’ la vicepresidente della commissione Lavoro alla Camera, Renata Polverini, commenta le stime Istat sulla disoccupazione a novembre 2016.