“Contratto di ricollocazione over 30, alla speranza di trovare una occupazione si è sostituita la disperazione di chi oggi si sente solo preso in giro. In questi mesi ho scritto più volte all’assessore regionale al Lavoro, Lucia Valente, e ai dirigente del settore chiedendo di rimuovere gli eventuali ostacoli insorti e di procedere rapidamente almeno al pagamento delle spettanze a tutti coloro che hanno aderito al bando. Ma la risposta non è mai arrivata. Per questa ragione ho depositato una interrogazione urgente a risposta immediata chiedendo, al presidente Zingaretti e all’assessore Valente, di conoscere le ragioni del mancato pagamento delle spettanze a coloro che hanno aderito al bando e del mancato avvio dei colloqui previsti con le aziende, nonché di rimuovere gli ostacoli insorti procedendo con urgenza all’erogazione delle somme dovute ai partecipanti, al fine di dare pieno compimento all’obiettivo primario del progetto che doveva essere quello di dare occupazione a chi oggi ne è privo”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone. “Sono decine e decine gli appelli che quotidianamente ricevo da persone che hanno aderito al bando pubblicato nel 2015. Persone che avevano creduto in
questo strumento per trovare un lavoro ed oggi non hanno neanche ricevuto il rimborso spese per i corsi di formazione effettuati. Decine e decine le persone che si sentono, per l’ennesima volta, abbandonati da una Regione
che dovrebbe risolvere le criticità in atto e non, come in questo caso, acuirle. E’ vergognoso che queste persone – aggiunge – dopo ben 10 mesi dalla conclusione del percorso formativo e già gravate da uno stato
prolungato di disoccupazione, non siano neanche degnate di attenzione e non possano ricevere quello che, legittimamente, gli spetta. Stiamo parlando, tra l’altro di una somma irrisoria, corrispondente al rimborso spese per le trasferte e le ore di corso pari ad 8,15 euro/ora per un totale a persona di circa 1.000 euro che per chi non ha lavoro possono fare la differenza. Non serve un pallottoliere per comprendere che in dieci mesi, anche qualora fossero stati rilevati alcuni ostacoli o rallentamenti nelle verifiche, considerato che in tutto sarebbero circa 2000 le persone che hanno aderito al bando, la Regione Lazio non abbia ancora provveduto ad effettuare il
pagamento di tali, legittime, spettanze. Il contratto di ricollocazione doveva essere lo strumento per contrastare e contribuire a sanare, anche se in piccola parte, quella piaga contemporanea che si chiama disoccupazione che
sta distruggendo intere famiglie, privando della dignità i nostri figli, acuendo la distanza sociale. Doveva essere la porta aperta su un futuro migliore per centinaia di persone che, invece, quella porta se la sono sentita sbattere in faccia. E oggi, ci spiace dirlo anche perché convinti delle capacità e della dedizione dell’assessore Valente, questa è solo l’ennesima presa in giro di chi governa questa Regione a danno di chi ancora aveva, ed ora certo non ha più, fiducia nelle istituzioni”.