“Della serie: Reddito di cittadinanza, mi manchi… dopo il tabula rasa registriamo la disperazione di coloro che dell’aiutino proprio non possono farne a meno. Sul punto è intervenuta la Ministra del Lavoro, sostenendo che il lavoro c’è e gli interessati dovrebbero prontamente attivarsi per trovare delle offerte da parte delle aziende. In pratica, è esattamente l’inverso. In Sicilia, una tra le Regioni del sud dove gli sms hanno raggiunto circa 40mila soggetti circolano voci che le imprese private assumeranno fino ad 80mila “desperados”. Intanto sono solo voci, mentre le buone intenzioni non riguardano i lavoratori agricoli subordinati. Tra l’altro farà da arbitro interessato l’ufficio che cura il bilancio del Parlamento che prevede che i redditisti privati dal sostentamento saranno più o meno 50 mila, pari al 10% di tutto l’esercito dei disoccupati della Trinacria che sono decisamente in aumento in barba ai predicatori di Montecitorio. Al di là delle enunciazioni che riguardano percorsi “riabilitativi e formativi” già progettualmente complicati, tortuosi e non utili a chi ha bisogno di campare una famiglia, traspare proprio dai diversi provvedimenti messi a punto dal Governo una notevole burocratizzazione – con passaggi proibitivi che le malelingue bollano come strumentali e propagandistici. A nostro avviso, per raggiungere gli obbiettivi “minimi” bisogna ripensare interamente i meccanismi socio -assistenziali in uno agli aiuti al reddito, alla cassa integrazione, agli ammortizzatori sociali. Insomma una legge quadro per sconfiggere definitivamente e per sempre la “Vergogna della povertà” essendo peraltro l’Italia tra le sette potenze mondiali del Pianeta. Diversamente, spiegate agli italiani i “girotondi” in pompa magna della premier di stanza a Palazzo Chigi”.
Così, in una nota stampa, il gruppo Iniziativa Comune, con una rinnovata veste in acronimo EUROMÒ — Uomini liberi per l’Italia e l’Europa condotta dal gruppo di Cooperazione e Proposte guidato da Carmela Tiso e dal portavoce Attilio Arbia.