Addio a quasi 400 leggi inutili eobsolete della Regione Lazio, un colpo di spugna che il governatore Nicola Zingaretti ha voluto rappresentare simbolicamente gettando un pesante faldone dentro un cestino (della raccolta differenziata) sul piazzale del palazzo di via Cristoforo Colombo. E’ l’effetto della proposta di legge ‘taglia-norme’ approvata dalla giunta regionale del Lazio, che presto approderà in consiglio e che riguarda da sola il 10% dell’intero corpus normativo regionale, che conta 2.500 leggi e 1.500 regolamenti circa. “Non sarà un provvedimento spot – ha spiegato Zingaretti – ma da quest’anno, ogni anno, partirà una ricognizione di giunta sulle leggi da abrogare, uno strumento permanente“. In particolare il provvedimento di oggi dispone il taglio di 398 leggi che interessano 14 tra direzioni regionali e aree della Regione. “Paccottiglia” di un “sistema sporchissimo di piccole norme pericolose” è stata definita, ma che però può rallentare o confondere il quadro normativo, alimentando il caos se non le malversazioni. “La proposta – ha spiegato Zingaretti – si basa su 4 pilastri: la ricognizione annuale delle leggi da abrogare, l’adozione di testi unici, l’autorizzazione a emanare regolamenti di semplificazione dei procedimenti amministrativi da parte della giunta, oltre all’abrogazione di 398 leggi“. “Entro ottobre 2013 – ha ricordato infine il presidente – presenteremo l’agenda regionale della semplificazione“, così come nei prossimi mesi lo schema di riordino delle società regionali.