“Un patto per lo sviluppo e il lavoro è la base da cui partire. Ci consente di definire infatti una seria programmazione delle politiche necessarie a costruire il ‘modello Lazio’“. Questa la posizione di Cgil, Cisl e Uil di Roma e Lazio, che stamattina hanno incontrato in Regione il vicepresidente Massimiliano Smeriglio e gli assessori al Bilancio, al Lavoro e allo Sviluppo, Alessandra Sartore, Lucia Valente e Guido Fabiani per un confronto programmato tra Regione e sindacati confederali su Sviluppo e Lavoro. Lo rende noto un comunicato dei sindacati. “Per farlo dobbiamo mantenere in vita il tessuto produttivo e con esso i livelli occupazionali e abbiamo bisogno di certezze sulle risorse che la Regione metterà in campo e sui tempi di attuazione – spiegano -. Abbiamo bisogno inoltre di capire quali sono i provvedimenti che la Regione intende adottare per rimettere al centro il lavoro, partendo dalle emergenze, e cioè i giovani, le donne, i precari e chi il lavoro l’ha perso. Riteniamo che gli obiettivi del patto per lo sviluppo e il lavoro debbano essere un lavoro di qualità, la lotta alle disuguaglianze e la legalità. Occorre in questo senso rilanciare il ruolo di responsabilità sociale delle imprese. Più in generale serve maggiore coraggio e l’apporto sinergico di tutti gli attori“.
“Quali saranno le scelte concrete che la Regione farà in materia di green economy, rifiuti, ricerca e innovazione? – domandano i sindacati – Noi non appoggeremo il finanziamento di progetti fine a se stessi. Vorremmo che la ricerca fosse finalizzata allo sviluppo e all’innovazione. Bisognerà inoltre riorganizzare i centri per l’impiego e attivarsi di più nella lotta contro gli sprechi. Vorremmo anche capire se la Regione riuscirà a mettere in campo anche delle risorse proprie, oltre i fondi europei che comunque non sono sufficienti. Per lavorare in maniera sinergica, com’è auspicabile – hanno concluso – abbiamo bisogno di un documento chiaro, facilmente comprensibile a tutti, che elenchi i punti fondamentali (occupazione, green economy, ricerca, innovazione, formazione, infrastrutture) le strategie da adottare, i finanziamenti a disposizione e la loro effettiva verificabilità. Il tavolo odierno è stato un primo step che deve necessariamente seguito da incontri specifici“.