“Stangata di fine legislatura sulle aziende sanitarie del Lazio: una nota della Regione appena inviata ai direttori generali ordina di inserire nei bilanci preventivi di Asl e ospedali un taglio del 15% dei costi rispetto al 2012. Una cifra enorme che per le aziende ospedaliere maggiori può superare anche i 60 milioni di euro, mettendo a rischio la sopravvivenza delle strutture e l’erogazione dei servizi“. E’ quanto si legge in una notizia pubblicata sul Sole 24ore Sanità, on line.
“La nota della Regione sulla elaborazione dei bilanci preventivi economici annuali per il 2013 – inviata il 17 gennaio a firma del direttore regionale Ferdinando Romano e del dirigente dell’area Vincenzo Frangione, ma senza tracce di un via libera né del presidente Polverini, né del commissario Palumbo o del suo predecessore Bondi – spiega passo per passo come elaborare i bilanci, ma in una nota di precisazioni prima degli schemi allegati si legge che ‘nelle more della definizione e adozione dei programmi operativi regionali per l’esercizio 2013, che le aziende per la predisposizione del Bilancio Preventivo Economico 2013 dovranno prevedere un efficientamento (razionalizzazione) della spesa del Ssr con invarianza dei servizi ai cittadini, anche per le voci di costo per le quali non è stata espressa nei punti precedenti la percentuale minima di riduzione, md fine di garantire una riduzione complessiva dei costi di almeno il 15% rispetto quanto rilevato nel TV CE 2012. Il maggior/minor risparmio eventualmente raggiunto rispetto agli obiettivi dei programmi operativi regionali per l’esercizio 2013 -in fase di adozione- sarà oggetto in corso d’esercizio di riassegnazione alle singole Aziende, con modalità da concordare“.