”Il Cimitero monumentale di Sezze, al cui interno
esiste anche un’ala ebraica, è stato trasformato in una zona franca:
dalle ossa mischiate, persino quelle dei bambini, alle salme sparite
alle sepolture illegali in cambio di soldi a discapito delle casse
comunali e della municipalizzata. E’ stata realizzata persino una
piscina nella casa del custode, dove purtroppo sarebbero avvenuti dei
festini hard. Per questo, ritengo opportuno che il presidente Nicola
Zingaretti si metta in moto per garantire il ripristino delle norme,
anche eventualmente quelle igienico-sanitarie, in tutte le sedi al
fine di ristabilire la credibilità delle istituzioni e il rispetto dei
defunti, dei loro familiari, della sacralità dei luoghi e del
sentimento religioso”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo della
Lega in Consiglio regionale del Lazio, Orlando Angelo Tripodi, che ha
presentato un’interrogazione urgente e una mozione, di 28 pagine per
atto, al governatore Zingaretti a seguito dell’inchiesta Omnia 2.
”E’ deplorevole quanto avvenuto a Sezze, famosa in Italia e non solo
anche per le peculiarità agroalimentari, a partire dal carciofo –
aggiunge ancora Tripodi -. Nello scandalo c’è un’evidente
responsabilità politica: il Comune sembra fuori controllo. Al di là
dell’amministrazione del Pd, i cui vertici tacciono
incomprensibilmente, occorre invertire subito la rotta e ristabilire
la legalità prima che sia troppo tardi soprattutto per i cittadini
onesti, su cui rischiano di ricadere le condotte di pochi. Grazie alla
magistratura e agli investigatori, però siamo di fronte all’ennesimo
fallimento della politica – conclude Tripodi – che dovrebbe prevenire
quanto consumato all’interno del Cimitero”.
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