Lazio: Corte dei Conti; Procuratore, da rivedere organizzazione sanità

L’organizzazione della sanità nel Lazio “dovrebbe essere rivista senza personalizzazioni, ma anche senza cedimenti“. Lo ha detto il procuratore regionale del Lazio della Corte dei Conti, Angelo Raffaele De Dominicis, nel suo intervento all’udienza per il rendiconto generale della Regione Lazio.
Sul versante della sanità regionale “si è molto insistito – ha detto – sull’abuso del ricorso alle prestazioni aggiuntive ed alle attività intramurarie conferite ai medici pubblici del Servizio Sanitario Nazionale”, e un riordino esige anche “il servizio di controllo interno sulla spesa ospedaliera, a volte squilibrata ed inefficiente”.
Per il procuratore De Dominicis “il Piano di rientro del deficit sanitario dovrebbe consentire un’equa riduzione dei reparti e dei posti letto, con metodo a scacchiera, tra più ospedali limitrofi, senza la soppressione delle strutture esistenti e con l’obiettivo di conservare il più possibile i posti di lavoro”.
Sul precariato della sanità, invece, per De Dominicis “occorrono provvedimenti rapidi, previa elaborazione delle strategie fondamentali, facendo ricorso allo strumento generale della legge regionale”; mentre “non possono più ammettersi lacune o inattendibilità dei dati finanziari di bilancio; né, peraltro, possono enfatizzarsi i costi standards delle forniture sanitarie”.