Una nuova opportunità per gli italiani: la pensione di anzianità cui possono accedere i lavoratori addetti ad attività usurante.
Entro il 1° maggio 2018 deve essere inviata domanda di accesso ai benefici per lavoro usurante, per tutti coloro i quali raggiungeranno i requisiti nel corso del 2019. Ma vediamo insieme chi può fare questa domanda.
Ma quali sono questi lavori definiti usuranti? A rispondere a questa domanda è Donato Romagnuolo, Segretario Provinciale della FAP Acli di Latina: “Possono accedere a questi benefici i lavoratori addetti a produzioni lavorazioni definite dalla legge usuranti: lavori in galleria, cava o miniera; lavori ad alte temperature; lavori in cassoni ad aria compressa; lavori di asportazione dell’amianto; attività di lavorazione del vetro cavo; lavori svolti dai palombari; lavori espletati in spazi ristretti. Questi i sicuri beneficiari.
In seconda battuta, i lavoratori addetti alle linee di produzione in catena, ma anche i conducenti di veicoli con capienza complessiva non inferiore a 9 posti, che effettuino servizio pubblico di trasporto collettivo.
E ci sono, infine – conclude Donato Romagnuolo – i lavoratori notturni, che esercitano organizzati in turni e prestano lo loro attività nel periodo notturno per almeno 6 ore, per un numero minimo di giorni lavorativi all’anno non inferiore a 64; lo stesso tipo di lavoratori, ma che esercitino per almeno 3 ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo”.
A spiegare, invece, i dettagli tecnici, è Francesco Paolo Assaiante, Vice Segretario Provinciale della FAP Acli di Latina: “I requisiti necessari per accedere a questa tipologia di pensione sono quelli di aver svolto attività usuranti per un periodo minimo 7 anni nell’ultimo decennio o di almeno metà della vita lavorativa.
Ma, soprattutto, come fare la domanda? – Continua il Vice Segretario – Chi nel corso del 2019 raggiunge i requisiti sopra indicati, può inoltrare domanda di riconoscimento dei benefici per lavori usuranti entro il 1° maggio prossimo, se questa scadenza non verrà rispettata la decorrenza della futura pensione slitterà fino a un massimo di 3 mesi. La domanda è telematica e deve essere corredata della documentazione necessaria a dimostrare l’avvenuto svolgimento dell’attività lavorativa usurante. Anche i datori di lavoro sono tenuti a collaborare, compilando l’apposito modulo nel quale indicare le mansioni usuranti svolte dal loro dipendente. Le maggiori difficoltà – conclude Francesco Paolo Assaiante – sono legate alla ricerca della documentazione, quando si deve dimostrare un’attività usurante avvenuta nei primi anni di carriera lavorativa, può succedere infatti che il tempo trascorso sia tale che la documentazione (la certificazione dei turni) non sia più archiviata o che addirittura non ci sia più il vecchio datore di lavoro”.
Non poteva, infine, mancare l’intervento del Presidente Provinciale delle Acli di Latina Mauriuzio Scarsella, il quale dichiara: “La previdenza sociale è il tema centrale anche per lo sviluppo sociale ed economico. Un welfare che riduce le disuguaglianze prepara il terreno alla crescita. In provincia di Latina da tempo ci confrontiamo per orientare i cittadini e fare da cerniera sociale con gli istituti di previdenza. Le Acli su questo campo sono partite nel dopoguerra e lo considerano un tema ancora attuale”.