Reintrodurre l’ora di educazione civica nelle scuole, per formare gli studenti alla democrazia e alla cittadinanza: è questo l’obiettivo della raccolta firme a livello nazionale promossa a sostegno della proposta di legge depositata in Corte di Cassazione lo scorso 14 giugno. La bozza di legge propone l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza e prevede nel corso degli anni vari obiettivi di apprendimento, attraverso lo studio della Costituzione e di elementi di educazione civica, delle Istituzioni dello Stato Italiano e dell’Unione Europea, dei diritti umani, dell’educazione ambientale e alla legalità, senza dimenticare l’educazione digitale, di cui tanto si sta discutendo nel dibattito pubblico a causa dei numerosi casi di “bullismo digitale”, in particolare nelle scuole ma non solo, che vede tra le vittime tanti giovanissimi. L’iniziativa, promossa dal Comune di Firenze con il sostegno dell’Anci-Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, in Italia ha visto una grande mobilitazione in diverse città e varie associazioni, tra cui le ACLI provinciali di Latina, hanno deciso di aderire alla campagna: “Come associazione che punta a far crescere anche nelle nuove generazioni il senso di democrazia, cittadinanza e partecipazione – spiega il presidente delle Acli provinciali di Latina, Maurizio Scarsella – aderiamo convintamente a questo progetto che, grazie allo studio della Costituzione e delle leggi, si propone di dare una solida educazione al senso di responsabilità, al rispetto degli altri, della legalità, dell’ambiente e di trasmettere tanti altri contenuti fondamentali per il vivere civile”. Una giornata di mobilitazione generale sarà organizzata in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico, durante la quale saranno allestiti banchetti e gazebo per la raccolta delle firme e sarà distribuito materiale informativo su una proposta di legge a lungo attesa e dibattuta.
“Acli Terra provinciale di Latina – afferma il Presidente Agostino Mastrogiacomo – ritiene che sia opportuno che i valori di solidarietà e di civiltà espressi chiaramente nella nostra Costituzione, siano riportati alla memoria attraverso lo studio scolastico che ne permetterà la giusta conoscenza.
Non per una questione ideologica – continua il Presidente Mastrogiacomo – ma in quanto patrimonio disponibile a tutti e di cui tutti ne beneficiamo.
Anche per dare risalto e valore alle tradizioni di umanità e di comunità, nate nella nostra antica ruralità che conserva ancora il grande portato che oggi ci rende un popolo evoluto”.