Le Acli provinciali di Latina in queste settimane hanno aperto, nelle riunioni delle strutture interne, una riflessione sulla capacità del Terzo Settore nella promozione del lavoro e per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, questo nella coincidenza di due eventi segnati nell’agenda aclista.
Il 2018 rappresenta l’anno dell’approvazione della riforma del Terzo Settore, che comunque ancora va completata con una ventina di decreti, ma rappresenta anche la ricorrenza dei cento anni della fondazione della CIL, la Confederazione Italiana dei Lavoratori.
La CIL, fondata nel 1918, era il primo sindacato d’ispirazione cristiana, che ha avuto tra i primi presidenti sia Giovanni Gronchi, poi Presidente della Repubblica Italiana, che Achille Grandi, successivamente fondatore e primo Presidente delle ACLI.
“Il lavoro interpretato nella sua dimensione sociale, come energia vitale della comunità, questa riflessione ispira le Acli provinciali di Latina a ribadire l’importanza dei corpi intermedi nel sistema democratico e socioeconomico” afferma il dirigente aclista Nicola Tavoletta, che è anche Portavoce provinciale del Forum del Terzo Settore.
“I corpi intermedi, continua Nicola Tavoletta, sono le organizzazioni che hanno la funzione della mediazione tra gli interessi privati e quelli pubblici, trasformandoli in interessi sociali, cioè il patrimonio del bene comune.
C’è una minore stabilità e garanzia del lavoro proprio perché è la funzione sociale ad aver perso centralità, questo quando si è resa fragile l’ autorevolezza dei corpi intermedi stessi, sia per attacchi esterni, che per periodi di autoreferenzialità.
La CIL nacque nel primo dopoguerra, le ACLI nel secondo dopoguerra, quando c’era bisogno di unire le forze per ripartire, costruendo una visione del lavoro e della comunità con i riferimenti della dottrina sociale cristiana.
Oggi c’è ancora più bisogno di quelle esperienze, perché in Italia pur non essendoci stato un evento bellico, è in corso una crisi socioeconomica strutturale, che ha creato disuguaglianze e sta delegittimando le istituzioni democratiche. Oggi c’è bisogno di più comunità, cementata dalla mediazione sociale dei partiti, dei sindacati e dalle organizzazioni di promozione sociale, e meno dell’individualismo promosso dalla rete. L’individualismo ha appunto portato alla solitudine del lavoratore, rendendolo vulnerabile facilmente”.
Su queste riflessione le ACLI Provinciali di Latina, afferma il Presidente Maurizio Scarsella, pubblicheranno una volta a settimana delle testimonianze per i più giovani, scritte dalle donne e dagli uomini che hanno fatto in provincia di Latina le battaglie per il lavoro e la giustizia sociale secondo la dottrina sociale cristiana.
I 10 testi, sotto la rubrica Costruttori di Civiltà, saranno pubblicati da due blog, www.laziosociale.com e www.infopuntoevirgola.it e dal sito www.aclilatina.it .
Il primo testo è affidato a Franco Assaiante, operaio in pensione e dirigente sindacale di Terracina che da cinquant’anni si batte per la giustizia sociale.
Un contributo di riflessioni che le ACLI Provinciali di Latina vogliono dare ad una rielaborazione della mediazione sociale nella nostra provincia, comunità resa fragile prima ancora nella sua classe dirigente che nel tessuto popolare.