martedì 03 Dicembre 2024,

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“Le comunali romane”

scritto da Redazione
“Le comunali romane”

COMUNALI, STORACE: DESTRA SOCIALE NON È MAI MORTA
È rinata la destra sociale? “Non è mai morta la destra sociale“. Così il segretario nazionale de La Destra e candidato sindaco di Roma Francesco Storace, parlando con i cronisti a Ponte Sant’Angelo.
Fini? “Ha fatto una scelta politica diversa dalla mia. Vi divertirete a leggere il libro che sta per uscire di qui a 20 giorni, un mese, una biografia sulla destra, in cui racconto larga parte della storia vissuta dai protagonisti, con luci e ombre – ha aggiunto – Fini oggi non è più un protagonista della vita politica, i protagonisti sono altri e si comportano in una maniera non esattamente migliore, stanno facendo le stesse cose con l’aggravante di avere meno voti“.


COMUNALI, SANTORI (FDI): SALVINI? DOPO ACCORDI NO RIPENSAMENTO
Il consigliere regionale Fabrizio Santori, che ha appena ufficializzato il suo passaggio al gruppo di Fratelli d’Italia, è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale. ‘È stata una scelta maturata nel corso del tempo, grazie anche al rapporto con Giorgia Meloni. Il passaggio a Fratelli d’Italia credo possa rappresentare un fatto importante, perché si riconosce la competenza politica. Giorgia Meloni è l’unica possibilità per chi è di destra di esprimere certi valori’. Infuria la campagna elettorale, con Salvini che sembrerebbe aver avuto un ripensamento su Bertolaso. ‘Un vertice è saltato a Palazzo Grazioli, ma io avrei alzato il tiro per l’atteggiamento di Salvini. L’accordo nazionale che prevedeva una decisione su vari luoghi dove si va al voto è un accordo chiuso. Stretto un patto, non siamo al mercato e si rinegozia. Non hanno voluto le primarie, ma poi presi degli impegni non ci si può ripensare dopo una settimana perché è un atteggiamento che danneggia centrodestra nel rapporto con elettori. Serve più responsabilità altrimenti non si esce da questa situazione’“. Così, riferisce una nota dell’emittente, Fabrizio Santori di Fratelli d’Italia a Radio Roma Capitale fm 93.
Il futuro sindaco avrà città difficile da governare, perché senza poteri speciali. Forse è ora di modificare sia lo status della Capitale che le presidenze dei municipi. ‘Bisogna adeguarsi alle grandi capitali europee come Parigi e Berlino. Non dipende però solo da questo, c’è anche una mentalità che viene da lontano che ha distrutto Roma. I municipi hanno sempre avuto problemi perché non c’è mai stato un vero decentramento. Un presidente non può neppure intervenire su Ama per la pulizia dei giardini pubblici. Il governo dovrebbe dare delle deleghe speciali al sindaco di Roma, ma mancano decreti attuativi’“.


Roma: procura apre fascicolo su caduta giunta Marino. Dopo esposto cittadini su “presunte minacce a consiglieri”
La procura di Roma ha aperto un fascicolo, privo di ipotesi di reato e di indagati, per fare luce, così come sollecitato in un esposto, ai fatti che portarono allo scioglimento del Consiglio Comunale di Roma e quindi alla caduta dell’amministrazione Marino. Gli accertamenti sono coordinati dal pm Roberto Felici.
A presentare l’esposto, l’avvocato Enrico Sgarella il quale, spiegando i motivi dell’avvio dell’azione penale, aveva detto: “Una decina di cittadini nell’area del gruppo che ha sostenuto l’ex sindaco Ignazio Marino mi ha chiesto di presentare questo esposto affinché vengano approfondite la presunta minaccia di non ricandidare i consiglieri comunali per indurli a firmare le dimissioni e fare cadere la giunta. Ovvero la minaccia di un male ingiusto per compiere un atto contrario al mandato ricevuto“. L’esposto – aveva concluso Sgarella – “parte dalla citazione degli articoli pubblicati sull’Huffington Post il 25 e 29 ottobre 2015 sulla crisi comunale che riferiscono di tali presunte minacce esercitate da Orfini“.


COMUNE, STORACE: SU DEBITO SE SINDACO CHIAMEREI GIACHETTI A SPIEGARE
Oggi ho letto, e mi ha molto impressionato, su un quotidiano questa notizia del debito, che è oggettivamente spaventosa: a quanto ho capito, di 22 miliardi che c’erano nel 2008, ne sono rimasti 14. Noi per 15 anni dovremo pagare un miliardo l’anno. Se io sarò sindaco, questo è un problema di cui bisognerà farsi carico, anche se è una questione che riguarda il rapporto con lo Stato, che mette 300 milioni, ma ci sono anche i 200 milioni che mettono i cittadini di Roma, io chiamerei l’opposizione, chiamerei Giachetti, e gli direi ‘spiegaci cosa è successo’, perché Giachetti sicuramente sa in quegli anni che cosa è accaduto per cui si è dilapidata una marea di soldi“. A dirlo il segretario nazionale de La Destra e candidato sindaco di Roma Francesco Storace, parlando con i cronisti a ponte Sant’Angelo.


COMUNALI, STORACE LANCIA MANIFESTAZIONE 6 MARZO PER AVVIO CAMPAGNA
Ha scelto Ponte Sant’Angelo, quello che l’allora capo della Protezione civile e ora candidato del centrodestra per il Campidoglio Guido Bertolasovoleva bombardare” in occasione della piena del Tevere nel 2008, Francesco Storace, leader de La Destra e candidato sindaco di Roma, per annunciare l’apertura della sua campagna elettorale, al Teatro Quirino, il 6 marzo.
Da oggi si mette in moto il meccanismo che ci porterà il giorno delle primarie del Pd, il 6 marzo, ad aprire la nostra campagna elettorale al Teatro Quirino, dove porteremo centinaia di comitati Storace sindaco“, ha affermato.
La faremo il giorno delle primarie – ha spiegato Storace – perché sia una festa della democrazia, sia da una parte che dall’altra. Lanceremo la nostra sfida al Pd, e anche un appello alla destra diffusa. Occorre ricominciare con una proposta che pensi più ai cittadini, al popolo, che al palazzo“.


COMUNALI. MELONI NON VA A GRAZIOLI: ALLIBITA DA PAROLE SALVINI
Giorgia Meloni è “arrabbiatissima” e “allibita” di fronte alle parole con cui Matteo Salvini ha messo in discussione la candidatura di Guido Bertolaso a Roma. Per questo, spiegano fonti del suo partito, non andrà al pranzo convocato a palazzo Grazioli da Berlusconi e dove è atteso Salvini.


COMUNALI. A GRAZIOLI PRANZO BERLUSCONI-MELONI-SALVINI
Si rivedranno a pranzo a Palazzo Grazioli i tre leader del centrodestra che sostengono le candidature di Guido Bertolaso a Roma e Stefano Parisi a Milano. Nella residenza romana di Silvio Berlusconi sono attesi Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Al centro dell’incontro ci sarà soprattutto la scelta dell’ex capo della Protezione civile come candidato per il Campidoglio. Durante una conferenza stampa in Senato, Salvini ha messo in dubbio la scelta di Bertolaso: “La partita è ancora aperta, la sua partenza non è stata il massimo. Prima voglio ascoltare i romani, poi deciderò“. Prima di lasciare palazzo Madama, poi, Salvini si è intrattenuto per un po’ con alcuni senatori leghisti. “Ora vado a pranzo da Berlusconi – ha detto loro- che mi dirà quanto è bravo e buono Bertolaso…“.


COMUNALI. STORACE: BERTOLASO FINIRÀ DIETRO ME E MARCHINI. “E’ COME L’AVESSE NOMINATO RENZI”
Anche io ho avuto il dubbio che il centrodestra voglia perdere le elezioni. Ci sono 3 leader che scelgono e gli altri dei loro partiti che dicono sì a tutto. Si accorgeranno alle elezioni che il centrodestra terzo è nei sondaggi e terzo arriverà alla fine, e sarà sopravanzato alle elezioni da me e da Marchini“. Lo ha detto Francesco Storace, leader de La Destra e candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative a Roma, ai microfoni di Radio Cusano Campus.
A Roma si gioca contro poteri fortissimi, come quello di Renzi che sta mettendo le mani su tutta Italia. Io ho un potere forte, il popolo, il potere più forte che c’è. E’ già accaduto a Napoli e Palermo che i partiti ridotti a larve hanno fallito. Bertolaso è come se l’avesse nominato Renzi. Bertolaso ha appoggiato Rutelli e oggi voterebbe Giachetti“.


COMUNALI, SALVINI: SOSTEGNO A MARCHINI SE NON CI FOSSE VETO MELONI? PERCHÈ NO
Perchè no“. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, ospite della trasmissione di la7 “Coffee Break”, a chi gli chiedeva “se non ci fosse stata la contrarietà da parte di FdI su Marchini, la Lega lo avrebbe sostenuto come nome?“.


COMUNALI, STORACE: AVVERSARIO CENTRODESTRA NON IO MA GIACHETTI
L’avversario del centrodestra non dovrei essere io ma Giachetti. Si preoccupano di me, sbagliano”. Così il segretario nazionale de La Destra e candidato sindaco di Roma Francesco Storace, parlando con i cronisti a ponte Sant’Angelo. E aggiunge: “Tra tutti i candidati in campo sono l’unico che ha militato nel centrodestra. Sono abbastanza meravigliato del loro atteggiamento nei miei confronti. Credo si sarebbe potuta fare insieme una bella campagna“.


COMUNE, PISO: SU DEBITO ANNI RUTELLI E VELTRONI NON TANTO MITICI QUANTO DETTO
La notizia di quanto appurato dal commissario del governo Silvia Scozzese sul debito accumulato da Roma al 2008 pone un primo e chiaro punto fermo sull’attuale condizione della città. Roma al 2008 aveva un debito pregresso di 13,6 miliardi di euro con buona pace di chi ancora oggi va blaterando dei mitici anni di Rutelli e Veltroni. Cifra, è bene ricordarlo, computata da un commissario nominato dall’attuale governo e che si era polemicamente dimesso dalla giunta Marino. Un fatto rispetto al quale ogni commento, riteniamo, sia superfluo. Infatti se è vero che una amministrazione non può di certo essere giudicata solo sulla base di parametri economici, è altrettanto vero che un debito di proporzioni così colossali è stato accumulato in anni in cui, al netto di alcuni tagli divenuti, peraltro, molto più consistenti a partire dal 2010, sia attraverso il Giubileo che per il mezzo della legge per Roma Capitale arrivarono sulla città risorse consistenti. Questa verità mette una pietra tombale sulle tante stupidaggini propinate in questi anni da chi, evidentemente, aveva interesse a far credere tutt’altro, qualcuno che ha avuto, contro ogni banale evidenza, gioco facile a fare in modo che invece della luna si guardasse il dito che la indicava“. Così, in un nota del deputato Vincenzo Piso (Gruppo misto).


COMUNALI, STORACE: CENTRODESTRA RITIRI CANDIDATURA BERTOLASO
Vorrei si smettesse di parlare solo di giustizia. Ogni domanda che voi fate riguarda sempre un candidato e credo che il centrodestra farebbe bene a ritirare la candidatura di Bertolaso perché altrimenti non si riesce più a parlare di Roma. Io non voglio più parlare di questo candidato“. Così, in una nota, il segretario nazionale de La Destra e candidato sindaco di Roma Francesco Storace, parlando con i cronisti a Ponte Sant’Angelo.
A chi gli chiedeva nomi e cognomi delle persone che lo hanno telefonato nei giorni scorsi per convincerlo a ritirare la sua candidatura replica: “Tanti amici…ma io non voglio fargli avere un terzo processo. Io voglio che capisca che so e che questa storia finisca“.


COMUNALI, STORACE: MELONI? NON SO COME FARLE CAMBIARE IDEA
Meloni dovrebbe dire a Berlusconi ‘in quale guaio ci hai cacciato candidando Bertolaso’. Poi Meloni faccia quello che crede, non so come convincerla a farle cambiare idea rispetto a una decisione sbagliata“. Lo ha detto il segretario nazionale de La Destra e candidato sindaco di Roma Francesco Storace, interpellato dai cronisti a ponte Sant’Angelo.


COMUNALI, STORACE: SALVINI SI SFILA DA BERTOLASO? PRIMA O POI SE NE LIBERERANNO
Oggi siamo al 18 di febbraio, che è il mese più corto. Forse Bertolaso arriva fino a marzo, ma comincio ad avere la sensazione che prima o poi se ne libereranno, chiameranno la protezione civile e lo porteranno via“. Così il segretario nazionale de La Destra e candidato sindaco di Roma Francesco Storace, parlando con i cronisti a ponte Sant’Angelo, a chi gli chiedeva un commento alle parole del leader della Lega Matteo Salvini sul candidato del centrodestra per il Campidoglio Guido Bertolaso “se non dovesse piacere ai romani la Lega si sfila“.


COMUNALI, STORACE: SE ARRIVO A BALLOTTAGGIO POSSIBILE ALLEANZA CON MARCHINI
Se io arriverò al ballottaggio dirò a Marchini che ci possiamo alleare“. Lo ha detto il segretario nazionale de La Destra e il candidato sindaco di Roma Francesco Storace, alla domanda se fosse possibile una sua alleanza con Alfio Marchini. “Marchini io lo rispetto. È un candidato che può fare la sua figura. Il problema è capire quale traccia vogliamo lasciare alla città“, ha aggiunto.


COMUNALI. GRILLO: OGGI VOTO ONLINE, I PRIMI 10 IN LIZZA PER SINDACO. AL VIA SCELTA DEI PORTAVOCE 5 STELLE IN CAMPIDOGLIO
E’ il momento di scegliere i portavoce dei cittadini di cui Roma ha bisogno. Nei giorni scorsi avete potuto vedere i profili e curricula dei 200 candidati all’assemblea capitolina. Ora e’ il momento di votare“. Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo che spiega: “Potranno partecipare alla votazione tutti gli iscritti certificati del MoVimento 5 Stelle residenti a Roma. Le votazioni saranno aperte oggi, giovedi’ 18 febbraio, dalle ore 10.00 alle ore 19.00“.
I risultati di fine giornata – aggiunge- saranno pubblicati non appena avremo contattato i 10 candidati più votati e avremo avuto la loro disponibilità a concorrere per il ruolo di sindaco di Roma. I nomi degli aspiranti candidati sindaco saranno pubblicati in ordine alfabetico e senza riferimento alle preferenze, questo per dare la possibilita’ a tutti di partire alla pari per il secondo turno delle votazioni. I risultati completi saranno disponibili dopo l’elezione del nostro candidato sindaco. #RomaAiRomani: buon voto“.


ROMA. MARCHINI: BERTOLASO È LO ZORRO DE’ NOANTRI. ATTRIBUTI? NON GIOCO A CHI CE L’HA PIÙ GROSSO
Si vede che a Roma abbiamo fatto qualcosa di male. Prima il medico marziano, ora il medico Zorro de Noantri, quello che promette miracoli. Tra un po’ vedrete che Bertolaso ci spieghera’ che puo’ camminare sulle acque del Tevere e siamo a posto“. Così Alfio Marchini, intervistato da Radio Capital, va all’attacco dell’ex capo della Protezione Civile, il quale, sempre in un’intervista alla nostra emittente, aveva detto di avere gli attributi per fare il Sindaco, al contrario di Marchini.
Non cedo al gioco di dire chi ce l’ha più grosso e poi Bertolaso non sa neanche di che cosa parla, come quando promette la raccolta differenziata al 100%. E’ impossibile, non ci sono neanche gli impianti per farlo e in più la raccolta differenziata costa molto di più. Ma io prometto che non aumenterò le tasse ai romani“.
Dietro di me ci sono gli interessi del costruttore Caltagirone? Me lo si poteva chiedere tre anni fa – risponde Marchini – ora parlano i tre anni di opposizione splendida e limpida in consiglio comunale. Chi ha fatto scoppiare Affittopoli? Bisogna dire basta a questi luoghi comuni, e poi gli affari si fanno di nascosto, con il consociativismo. io, negli ultimi 25 anni sono stato fuori dal ballo del mattone mentre durante questo periodo chi ha cementificato selvaggiamente? La destra e la sinistra che hanno governato e oggi lasciano intendere complotti alle loro spalle. Noi, come lista, in consiglio comunale abbiamo detto di no alla costruzione dello stadio di proprieta’ della Roma, non perche’ siamo contro lo stadio, quello ci vuole. Il problema è cha va rivista la parte dei servizi connessi di quell’area, le opere accessorie. Detto questo, il posto in sé va bene“.
Sulla candidatura alle Olimpiadi Marchini spiega infine che si tratta “di una partita difficile. Temo Parigi, sono bravi ma anche cattivelli quando vogliono ottenere qualcosa. A Malagò ho detto che è fondamentale che sia qualcosa che rimane per la città, senza opere che dopo i Giochi vengono abbandonate. O e’ cosi’ oppure e’ meglio che non capiti proprio”. Sulla questione del referendum tra i cittadini Marchini risponde che “sarebbe stato giusto farlo, oggi però non ci sono più i tempi. La questione del referendum ora è diventata solo una scusa per chi vuol dire di no“.


COMUNALI. CASAPOUND: TEATRINO CENTRODESTRA, CI CANDIDIAMO DA SOLI. ‘NOSTRA LISTA FUORI DA SCHIERAMENTI PER DI STEFANO SINDACO’
Nonostante i disastri di Marino, il centrodestra sta facendo di tutto per riconsegnare Roma al Pd, alle sue consorterie affaristiche, a quelli che lucrano su centri profughi e campi rom. Proprio per questo, CasaPound Italia, forte di più di dieci anni di battaglie sociali nella città, non può tirarsi indietro e alle prossime elezioni candiderà Simone Di Stefano al Comune di Roma con una propria lista fuori da tutti gli schieramenti“. Lo annuncia Cpi in una nota.
Il teatrino del centrodestra sulle candidature è stato indegno: tra Fratelli d’Italia che è riuscita a proporre l’irricevibile nome di Rita Dalla Chiesa e la Lega che continua a non capire l’importanza nazionale delle elezioni nella Capitale, alla fine Berlusconi ha imposto il ‘suo’ Bertolaso, che in un paio di giorni ha già fatto il pieno di gaffe, autogol e scempiaggini. Pur non amando particolarmente il metodo, CasaPound era persino pronta a partecipare alle primarie del centrodestra, ma poi ha deciso tutto, come sempre, quel vecchio signore in odore di alleanze occulte col Pd che risponde al nome di Silvio Berlusconi. Ma a Roma non servono le idiozie neo-democristiane e filo-rom di Bertolaso, serve una svolta radicale, che prenda di petto i problemi di questa città, che metta i romani e gli italiani in cima alle graduatorie prima degli stranieri ultimi arrivati, che combatta degrado e speculazione. Per difendere Roma, serve CasaPound“.


SALVINI: SENZA VETO MELONI APPOGGIO A MARCHINI? PERCHÈ NO… BERTOLASO? IN CAMPAGNA ELETTORALE CON PROCESSI NON IDEA BRILLANTE
Se non ci fosse stata la contrarietà di Fdi di Giorgia Meloni avrebbe scelto Marchini? “Perche no?“. Lo dice Matteo Salvini, segretario della lega nord, ospite di ‘Coffee break’ su La7.
E aggiunge: “Non ho mai detto no a nessuno, qualcun altro ha detto Marchini mai. Io ho sempre detto che Bertolaso può essere la persona più capace, ma andare in campagna elettorale con i processi in corso, e con una certa magistratura, non e’ la cosa più brillante del mondo“.

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