Si, è vero, non si possono e non si devono fare critiche, né polemiche, in un momento storicamente impegnativo per il nostro vivere.
Però, di là delle insufficienze e dei ritardi di chi avrebbe dovuto, forse, affrontare con maggiore rigore la pandemia, riscontriamo momenti organizzativi autogestiti di cittadini, associazioni di volontariato e tanti eroici umani terracinesi (e non solo), che sentono il dovere supremo e impellente di consegnare alla tragica storia di questa pandemia il loro impegno per i più deboli e bisognosi.
Sostengono questo carico d’amore verso gli altri, senza tante messe in scena ridicole, senza paroloni da affabulatori d’avanspettacolo, senza piagnucolamenti e genuflessioni da circostanze istituzionali farlocche, senza salire sull’altare di una santificazione fasulla e riprovevole.
Rimanendo umani e solidali davvero con gli altri, smettendola di reclamare Santi e Onnipotenti a scrocco, ci sarà forse più speranza di credere in ognuno di noi, in tutti noi.
Con piccola, ma significante vittoria, del fattore umano contro l’egoismo di troppi.
MCT