Ieri abbiamo appreso delle dimissioni dell’ormai ex assessore Vincenzo Di Girolamo, tra i componenti di Fratelli d’Italia di Terracina con un seguito di votanti di tutto rispetto.
Le motivazioni addotte dall’ex e potente assessore della giunta capitanata del sindaco Francesco Giannetti possono essere politicamente anche convincenti, ma letta la nota stampa del segretario locale di Fratelli d’Italia, la questione dimissioni sulle basi enunciate “dall’ex” e su quanto non riporta il coordinatore di FDI, qualche dubbio lo lascia per strada.
Non c’è dato sapere se queste dimissioni sono il frutto del peso divenuto forse “insopportabile” per la responsabilità di sostenere politicamente un capitolato d’appalto – prossimo all’approvazione – per l’igiene della città, di milioni di euro (e ci fermiamo qui!).
Scrive il coordinatore Fabio Minutillo nella nota stampa:”Quando un percorso politico iniziato da qualche anno si interrompe – “così” – è sempre poco piacevole (testuale).
Il coordinatore Minutillo comprende le motivazioni della scelta dell’ormai ex assessore all’ambiente “che ringraziamo per il lavoro svolto (testuale)”. Una “Scelta figlia anche di una scelta personale che gli fa onore (testuale)”.
“Tra noi ci eravamo confrontati su questi temi e molti altri temi (testuale)”.
Questi i passaggi “chiave” dello scarno testo dato alla stampa da parte del coordinatore di Fratelli d’Italia di Terracina, per una vicenda che coinvolge un suo uomo di punta che fino a qualche ora fa deteneva una delega importante e strategica per l’amministrazione comunale e le sorti economiche della città di Terracina.
Una nota che non offre nessun chiarimento politico, non offre nessuna risposta agli interrogativi posti dal Di Girolamo, non offre nulla neanche per una discussione democratica di approfondimento.
Ed allora pensiamo che quanto riportato dal coordinatore sia un vero e proprio “benservito” (neanche elegante) al Di Girolamo.
Ci sembra quasi, ma non ne siamo certi, che queste “dimissioni” partono da lontano (da qualche mese?) e che forse “all’ex” non era rimasto altro che ratificare, con uno scatto di reni, le sue dimissioni prima di essere sfiduciato?
Questo potrebbe essere uno scenario possibile posto a fondamenta della decisione del Di Girolamo di dimettersi.
Convincimento che si rafforza dopo quanto non è stato messo “nero su bianco” dalla nota del coordinatore di Fratelli d’Italia.
Se questo non è, chi è interessato si faccia sentire!
e.
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