Anche quest’anno l’eccellenza enologica corese sarà presente al 53° Vinitaly, il prestigioso salone internazionale dei vini e dei distillati, che si svolgerà al Veronafiere dal 7 al 10 aprile. Nella più importante manifestazione italiana dedicata al mondo del vino, saranno ancora una volta le cantine Cincinnato, Marco Carpineti e Pietra Pinta a promuovere il patrimonio vitivinicolo locale e le sue antiche tradizioni.
Anche in questo 2019 le aziende saranno accompagnate da rappresentanti dell’amministrazione comunale: “Siamo orgogliosi – così il sindaco Mauro De Lillis e l’assessore all’Agricoltura Simonetta Imperia – del fatto che Cori sia presente al padiglione Lazio con tre cantine d’eccellenza, che ci rappresentano sempre al meglio proponendo vini di altissima qualità, frutto di passione e professionalità messe insieme. Cori è storia e cultura e il vino ne è divenuto ambasciatore ormai nel mondo”.
Nel padiglione A della Regione Lazio Pietra Pinta, Carpineti e Cincinnato esporranno vini che raccontano una storia millenaria, valorizzata con una produzione innovativa orientata al miglioramento qualitativo nel pieno rispetto delle vocazioni autoctone del territorio. Saranno presenti, rispettivamente, negli stand n. 6, n. 34 e n. 56.
Pietra Pinta porterà le ultime annate della sua gamma, ma in particolare offrirà una sorpresa ai suoi estimatori. Ci sarà infatti un’importante anteprima: l’azienda per la prima volta imbottiglia il Bellone, vitigno autoctono che ben rappresenta il territorio corese, e offrirà il nuovo prodotto in degustazione solamente a clienti selezionati.
Cincinnato, che ha peraltro in programma una linea di vini biologici, presenterà la prima annata di Puntinata, malvasia del Lazio in purezza: vino bianco, prodotto solo con Malvasia Puntinata o Malvasia del Lazio, una varietà a bacca bianca tipica della nostra regione. Ma le novità non finiscono qui. La storica cantina corese presenterà anche Enyo, riserva di Bellone, e Kora, riserva di Nero Buono.
Marco Carpineti porterà per la prima volta a Verona Nzù, vino che nasce da uve Bellone e dall’affinamento in anfore di terracotta. Per l’occasione, per mescere questo prezioso bianco saranno utilizzate piccole anfore realizzate dall’artista corese Martino Antocchi. Inoltre, sarà proposta una nuova versione di Moro: ora ottenuto solo da uve Greco Moro in purezza e non più anche da Greco Giallo, e senza più il passaggio in legno. E poi Kjus Bobble…