REGIONE. FI: SU LEGGE WELFARE NOSTRO RESPONSABILE CONTRIBUTO
“Desideriamo contribuire, con
responsabilita’, ed attraverso dei contributi qualificanti, a
perfezionare il testo della legge 88 in discussione in queste ore
nell’aula del Consiglio Regionale ed afferente il Sistema
integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione
Lazio. A tal fine, desideriamo ringraziare l’Assessore Visini
che, con approccio non ideologico alla delicata materia, sta
accogliendo alcune nostre proposte emendative durante il
dibattito. Significativa in tal senso, l’accoglimento della
previsione di garanzia delle pari opportunita’ nel testo in
esame, atteso che questo si rivolge a tutte le categorie sociali
senza ovviamente alcuna distinzione o eventuale discriminazione.
Il testo di revisione del sistema integrato dei servizi sociali,
e’ un provvedimento atteso da tempo e che impattera’ in maniera
significativa sulle fasce sociali piu’ deboli del Lazio, che
guardano alla Regione con fiducia e con speranza”. Cosi’ in un
comunicato Mario Abbruzzese, Antonello Aurigemma,
Adriano Palozzi e Giuseppe Simeone di FI.
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PA, MADIA: LAZIO ALL’AVANGUARDIA PER INTRODUZIONE INNOVAZIONI
“Se le semplificazioni rimangono solo leggi, di
fatto non sono semplificazioni, perché i cittadini e chi fa impresa in modo
sano non se ne accorge. Che cosa deve mettersi in moto tra l’approvazione di
un iter legislativo anche lungo e complicato come quello della riforma della
Pa e il cambiamento concreto nella vita del cittadino? Si deve mettere in
moto un grande sforzo collettivo che non può che partire dagli
amministratori, dai presidenti di Regione, dai sindaci, che devono
innanzitutto conoscere e condividere gli obiettivi innovativi che abbiamo
introdotto e poi presto e bene attuarli e calarli sui territori. In questo
senso con il presidente Zingaretti c’è sempre stata una comune sensibilità,
addirittura molte innovazioni sono state introdotte nella regione Lazio prima
ancora che noi approvassimo in via definitiva la legge. Questo prova che
quando si mette in atto un processo virtuoso e c’è la volontà e la
responsabilità di assumersi anche la leadership di un cambiamento questo si
possa fare presto e bene”. Lo ha detto il ministro per la Semplificazione e
la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, commentando il pacchetto di
iniziative per la riduzione della burocrazia nella regione Lazio presentato
oggi.
“Io sono molto contenta di essere oggi qui a presentare la nuova conferenza
dei servizi del Lazio, il giorno dopo che la riforma del governo sulla
conferenza dei servizi è andata in gazzetta ufficiale – ha continuato la
Madia – La regione Lazio sta già attuando la nuova conferenza dei servizi
per fare in modo che le autorizzazioni non abbiano più tempi incerti e
regole incerte, che non ci sia più uno scarico di responsabilità fra
amministrazioni anche di uno stesso livello di governo e che si sono tradotte
in questi anni in una mancata risposta al cittadino e all’imprenditore e
queste sono innovazioni che tutte insieme ci daranno una pubblica
amministrazione non più vissuta come tante amministrazioni nelle quali
ognuno non si assume una responsabilità ma invece una pa al fianco del
cittadino che possa dare a ognuno risposte certi con tempi certi”.
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PA, ZINGARETTI E MADIA PRESENTANO PACCHETTO ‘SEMPLIFICAZIONE’ NEL
LAZIO
Il presidente della Regione Lazio, Nicola
Zingaretti, e il ministro per la Semplificazione e la Pubblica
Amministrazione, Marianna Madia, hanno presentato questa mattina, nella sede
della regione Lazio, il pacchetto di iniziative per la riduzione della
burocrazia ‘Laziosemplice’.
Si tratta di tre nuovi strumenti in armonia con la riforma della Pa
introdotta dal Governo per migliorare i servizi, abbattere la burocrazia e
rendere ogni giorno la Regione Lazio più efficace, più trasparente e più
competitiva: la nuova conferenza dei servizi, la semplificazione
dell’autorizzazione sismica e l’istituzione della centrale unica per
l’acquisizione di lavori sono i tre punti al centro di questo pacchetto.
Per quanto riguarda la conferenza dei servizi, la Regione Lazio recepisce con
delibera di Giunta le nuove norme statali contenute nel decreto delegato
sulla conferenza di servizi, approvato in sede di esame definitivo dal
Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2016, in attuazione dell’articolo 2
della legge 7 agosto 2015, n. 124. La nuova conferenza di servizio rende la
procedura più semplice e abbatte di gran lunga i tempi per cittadini e
imprese. Ecco alcune novità introdotte: l’invio di documenti per via
telematica (non più riunioni fisiche tra i soggetti coinvolti o solo in casi
strettamente necessari) e riduzione del numero di soggetti coinvolti (prima
si potevano superare anche i 10 soggetti istituzionali coinvolti, da oggi
saranno solo 3 i rappresentanti della PA coinvolti, uno per ciascun livello
amministrativo). Tra le novità introdotte dalla delibera che modifica il
regolamento regionale di organizzazione c’è anche la figura del
rappresentante unico regionale, che rappresenterà tutti gli enti del livello
regionale eventualmente invitati alle conferenze di servizi simultanee
(Direzioni regionali, Enti Parco, ARPA, ASL, ecc.) e la conferenza di servizi
interna, che avrà il duplice compito di individuare, caso per caso, il
rappresentante unico regionale e raccogliere tutti gli atti di assenso
richiesti ai vari enti (ad es. parere paesaggistico, nulla osta
idrogeologico, parere igienico-sanitario, ecc.), al fine di farli confluire
in unico parere regionale. Sull’autorizzazione sismica, la riforma introduce
un elemento di innovazione grazie all’adozione del nuovo applicativo
OPENGENIO per la gestione delle pratiche, con una considerevole riduzione dei
tempi di attesa per l’ottenimento dell’autorizzazione sismica. Il nuovo
sistema consente l’integrazione con il sistema pubblico di identità
digitale (SPID) che permetterà la completa dematerializzazione di tutta la
complessa procedura e la possibilità di effettuare i pagamenti in forma
elettronica.
Tra le altre novità della riforma ci sono anche: la liberalizzazione delle
opere minori. Per moltissime opere, nel pieno rispetto dei criteri di
sicurezza, è stato tolto l’obbligo dell’autorizzazione sismica. Per
esempio per l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici sotto un
certo peso, non ci sarà più l’obbligo dell’autorizzazione; maggiore
responsabilità per i progettisti per le opere ordinarie (costruzioni di
media entità, edifici fino a due piani) che con l’asseverazione si
assumono la responsabilità del rispetto delle norme antisismiche; più
controlli sulle opere strategiche (ospedali, scuole etc) con un aumento degli
standard di sicurezza per ospedali, scuole, centri della protezione civile.
Prima i controlli in questi casi venivano fatti solo in fase di approvazione
del progetto, ora verranno fatti anche in corso d’esecuzione e alla fine
dei lavori; infine per progetti di opere ordinarie sono stati ridotti i tempi
di attesa: si passa dagli attuali 40 a 7 giorni, mentre per i progetti di
opere fino a due piani i tempi di attesa passano da 40 a 5 giorni. Con il
nuovo regolamento il numero degli interventi che possono seguire questa
procedura semplificata aumenta dell’80%.
La Centrale unica di Committenza, infine, viene introdotta dalla Regione
Lazio in attuazione delle norme introdotte dal Governo su aggregazione e
centralizzazione delle committenze con D. Lgs. 18 aprile 2016 n° 50. Questo
organismo si occuperà di appalti di lavori centralizzati per importi a base
d’asta, di norma, superiori a 150mila euro. Per appalti di importo
inferiore a 150mila euro dovranno essere seguite comunque procedure
standardizzate e adottati gli schemi tipo predisposti, con una notevole
riduzione dei tempi decisionali e dei possibili contenziosi. Potranno
avvalersi della centrale unica di committenza anche gli enti dipendenti dalla
Regione, le società a totale partecipazione regionale, gli enti locali e le
loro forme associative che ne faranno richiesta.
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PA, ZINGARETTI: RACCOGLIAMO SPINTE GOVERNO PER ATTUARE RIVOLUZIONE
“Il governo in questi mesi, il ministro Madia in
particolare, ha aperto una fase di grande innovazione, direi di rivoluzione
della Pubblica amministrazione. Noi vogliamo raccogliere queste spinte
all’innovazione e candidarci ad essere tra le regioni che prime in Italia
attuano questa rivoluzione a favore dei cittadini, delle imprese e di coloro
che vogliono un rapporto sano con la Pa. In passato abbiamo svolto un ruolo
importante su altri capitoli e penso alla fatturazione elettronica inaugurata
alcuni mesi prima delle scadenze indicate dal governo e oggi apriamo una
grande e nuova fase di innovazione con ‘Laziosemplice’. Abbiamo presentato
una serie di misure che vanno in questa direzione”. Lo ha detto il presidente
della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, commentando il pacchetto di strumenti
per la riduzione della burocrazia presentato oggi con il ministro per la
Pubblica Amministrazione Marianna Madia.
“Quindi – ha spiegato poi Zingaretti – basta con le conferenze dei servizi
con tutti i livelli più diversi delle amministrazioni. Prima vi sedevano
almeno 10 attori istituzionali ma ora saranno 3: una per lo Stato, una per la
regione e una per il comune. Così come ci siamo impegnati a realizzare una
rivoluzione nei rapporti con i cittadini e gli imprenditori dunque non più
cinque o sei o sette pareri da parte della regione ma un unico parere. È la
Pa che pensa ad offrire il proprio punto di vista e non si obbliga chi ci
entra in contatto di fare quello che a Roma si chiama ‘giro delle sette
Chiese’, ufficio per ufficio per far camminare una pratica, sarà invece
nostro compito anche la restrizione dei tempi. Passiamo sull’autorizzazione
sismica dai 40 ai 7 giorni per le opere ordinarie e da 40 a 5 giorni per le
opere pubbliche minori. Quindi è una nuova rivoluzione che parte grazie ad
un rapporto sinergico con il governo soprattutto per dimostrare che si può
cambiare e cambiare non significa distruggere ma significa costruire un nuovo
modo di intendere lo stato in sintonia con la domanda di semplificazione e di
qualità della vita che c’è in questo momento in Italia”.
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REGIONE, AL VIA IL BANDO FEAMP PER LO SVILUPPO DELLA PESCA
“La Regione Lazio ha approvato il bando pubblico
per la selezione delle strategie dei Gruppi di Azione Locale nel settore
della Pesca (Flag) finanziate dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e
della Pesca (Feamp) per il periodo 2014 -2020”. Così una nota della Regione
Lazio.
“Elaborare e approvare un avviso pubblico dopo solo un mese dall’intesa
raggiunta tra Stato e Regioni sulla ripartizione del Feamp era un obiettivo
che volevamo fortemente raggiungere, ritenendo la pesca e l’acquacoltura
del Lazio un settore con grandi opportunità, da rivitalizzare insieme alle
comunità locali – lo ha detto Carlo Hausmann a margine della presentazione
alle Regioni del centro Italia, da parte del Mipaaf, dei criteri di selezione
delle strategie di sviluppo dei Flag – Per l’attuazione di questa misura
del Feamp relativa al Capo 3 per lo ‘Sviluppo sostenibile delle zone di pesca
e acquacoltura’, è prevista una dotazione finanziaria di 2 milioni e 232mila
euro a sostegno delle azioni e degli investimenti per lo sviluppo locale di
tipo partecipativo dei Flag, la valorizzazione dei prodotti locali e
l’integrazione della filiera. Le strategie che verranno selezionate e
finanziate attraverso il bando saranno quelle che sapranno tracciare i
percorsi orientati allo sviluppo della diversificazione, agli investimenti
sulla filiera corta e sui sistemi di vendita diretta, nonché alla
valorizzazione delle acque interne che rappresentano nel Lazio delle realtà
molto importanti e con grandi opportunità”. “Voglio ribadire – ha concluso
l’assessore – che sono tanti gli attori che possono partecipare e dare un
contributo al processo di sviluppo locale, la pesca infatti è il settore che
può mettere insieme e rilanciare un’ampia diversificazione di servizi
legati al turismo, all’ambiente, all’artigianato, alla ristorazione, alla
cultura, per uno sviluppo economico davvero integrato a beneficio di tutta la
comunità”. “L’avviso pubblico con tutti i dettagli è disponibile sul Burl
e sul sito internet della Regione Lazio. Le candidature dovranno pervenire
entro le ore 12.00 del 30 settembre 2016”, conclude.
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WELFARE,STORACE: SU RIFORMA DA SINISTRA E GRILLINI SOLDI PER
EXTRACOMUNITARI
“I pochi soldi a disposizione della lotta al
disagio sociale e alla povertà per Zingaretti vanno destinati
prioritariamente agli extracomunitari. La maggioranza ha infatti bocciato un
emendamento de La Destra, sostenuto dall’opposizione di centrodestra, alla
legge di riforma del welfare, che proponeva, in caso di ristrettezze
finanziarie, di dare priorità ai cittadini comunitari residenti da cinque
anni. La sinistra anche in questo caso punta a favorire lo straniero. Si
accodano anche i compagni consiglieri grillini”. Lo scrive in una nota
Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.
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SANITÀ, PRESENTATI NUOVI LEA: ECCO LE CARATTERISTICHE
Presentate oggi i nuovi Lea, Livelli essenziali di
assistenza. Queste le principali caratteristiche del nuovo schema di decreto:
– definisce le attività, i servizi e le prestazioni garantite ai cittadini
con le risorse pubbliche messe a disposizione del Servizio sanitario
nazionale;
– descrive con maggiore dettaglio e precisione prestazioni e attività oggi
già incluse nei livelli essenziali di assistenza;
– ridefinisce e aggiorna gli elenchi delle malattie rare e delle malattie
croniche e invalidanti che danno diritto all’esenzione;
– innova i nomenclatori della specialistica ambulatoriale e dell’assistenza
protesica, introducendo prestazioni tecnologicamente avanzate ed escludendo
prestazioni obsolete.
Per quanto riguarda l’investimento in prevenzione e territorio sono 800 i
milioni di euro stanziati dalla legge di stabilità e vengono allocati nei 3
livelli assistenziali, destinando:
– 600 milioni di euro per l’assistenza distrettuale (così suddiviso:
specialistica 380milioni, protesi 153milioni);
– 220 milioni di euro per la prevenzione sanitaria (vaccini).
I 20 milioni di euro aggiuntivi derivano da un risparmio dovuto al
trasferimento di prestazioni dall’assistenza ospedaliera ad altri ambiti
assistenziali.
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Confcommercio: Sacconi, aggredire spesa locale
“La Confcommercio ha avuto il
coraggio di accendere i riflettori sulle spese delle Regioni e
delle autonomie locali dalle quali conseguono livelli
significativi di pressione fiscale sui redditi e sugli immobili.
La Lombardia e’ giustamente considerata come il territorio di
riferimento perche’ manifestamente quello piu’ efficiente. Gli
stessi costi e fabbisogni standard dovrebbero essere ritarati
sui suoi indicatori”. Lo scrive Maurizio Sacconi, presidente
della Commissione lavoro del Senato, nel blog dell’Associazione
amici di Marco Biagi (www.amicimarcobiagi.com).
“Inoltre – aggiunge Sacconi – e’ doveroso riproporre il
fallimento politico delle amministrazioni che se ne discostano
quale concreto deterrente alle cattive gestioni. La riduzione
della pressione fiscale e’ quindi possibile se si affronta la
spesa locale. Ma, paradossalmente, proprio in questi giorni il
tema delle partecipate sembra essere declinato dal governo e
dagli attori sociali in termini di rinvio e di limitazione dei
cambiamenti necessari”.
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