Dopo la decisione del Tar del Lazio che ha respinto il ricorso degli ex consiglieri regionali del Lazio sulla sospensione della legge che ha tagliato i vitalizi, i legali valuteranno se fare appello al Consiglio di Stato e sono pronti a percorrere “tutte le strade, anche quelle di altre giurisdizioni” fino ad arrivare “alla Corte europea dei diritti umani“. E’ quanto annuncia all’Adnkronos l’avvocato Federico Tedeschini, uno dei legali che assiste i 78 ex consiglieri regionali. “Il Tar ritiene di non avere giurisdizione in questa materia, ma non ci spiega perché non ha giurisdizione visto che ha emesso un’ordinanza e non una sentenza“, spiega Tedeschini riferendosi all’ordinanza con la quale il Tar dichiara il ricorso “inammissibile” perché “sussistono fondati dubbi in ordine alla giurisdizione del giudice amministrativo a decidere sulla controversia“. “Mi confronterò con i colleghi del collegio difensivo per decidere se fare o meno appello in Consiglio di Stato – continua – Percorreremo tutte le strade, anche di altre giurisdizioni, per fare affermare gli interessi lesi dal comportamento della Regione Lazio. E’ il primo episodio di una guerra che si annuncia lunga, ma alla fine delle guerra c’è la Corte europea“.
La Corte Europea, sottolinea Tedeschini, “offre, tra i diritti fondamentali di ogni cittadino europeo, quello di poter confidare nelle promesse e negli adempimenti che chiunque altro soggetto in tempi precedenti gli ha offerto. Ed è questo il caso dei consiglieri regionali, ai quali è stato tolto qualcosa che gli era stato concesso nel momento in cui hanno accettato la loro carica“.
“Nell’ordinanza non è stato indicato il giudice competente e ciò, forse, rappresenta un vizio – continua l’avvocato – Sarebbe stato opportuno che venisse indicato anche se, implicitamente, dovrebbe trattarsi del giudice civile. Ma in questa materia le giurisdizioni sono almeno tre, c’è anche la Corte dei Conti“. “Valuteremo se impugnare l’ordinanza al Consiglio di Stato, se rivolgerci al giudice civile, se fare entrambe le cose – conclude Tedeschini – tenendo conto che il profilo di incertezza di giurisdizione è un fatto che crea nei ricorrenti un danno risarcibile“.