Sulla legge di Stabilità arrivata in Senato “non ci sarà nessun assalto alla diligenza“. Lo assicura in un’intervista a Qn il viceministro all’Economia Enrico Morando sottolineando che il governo porterà in Aula un testo “non blindato“, anche se le architravi non vanno toccate: “Su casa e contanti non si torna indietro“. E in merito alla bufera sull’Agenzia delle Entrate difende la direttrice: “La dottoressa Orlandi saprà gestire al meglio la situazione. Dobbiamo aiutarla“.
Morando precisa che tra i punti portanti della manovra c’è la casa: “la maggioranza intende confermare la misura che ha un obiettivo di fondo: migliorare le aspettative delle famiglie per spingere i consumi interni. E poi ci sono due misure di enorme rilievo: i superammortamenti, che potrebbero portare a un boom di investimenti delle aziende in macchinari, e la spinta ai contratti di secondo livello“. Poi, sui tagli alle Regioni, aggiunge: “Sulla sanità non stiamo tagliando ma riducendo l’aumento previsto. Sull’utilizzo delle risorse per i debiti della Pa faremo a giorni un decreto: interverremo sulle regole contabili per evitare un effetto immediato sull’indebitamento“. Morando afferma che si tratta di “una svolta controllata, non una sbandata verso l’indebitamento“. “Da anni tutto il mondo sostiene che per rispettare le regole Ue non si fanno manovre espansive: questa volta, pur considerando il consolidamento della finanza pubblica un vincolo che rispettiamo, mettiamo come obiettivo fondamentale la crescita“. Nessun ripensamento sul contante: “La soglia di tremila euro è una scelta di buon senso, a metà strada tra i 5mila di Prodi e i mille di Monti. Non credo che favorisca l’evasione, anche perché ora abbiamo accordi con i paradisi fiscali e norme sull’autoriciclaggio“.