“Continua l’emorragia produttiva nel Lazio. E una della cause è il mancato e ritardato pagamento dei crediti che centinaia di aziende hanno accumulato nei confronti della Regione e delle amministrazioni pubbliche. Lo sforzo della Regione nel liquidare gli arretrati è andato scemando e ora si fa concreto il rischio di un nuovo deleterio blocco.” Così il Presidente dei costruttori del Lazio Stefano Petrucci lancia un nuovo allarme individuando nella legge di stabilità lo strumento principale che potrà decidere della sopravvivenza di centinaia di imprese e di migliaia di lavoratori della regione. “Abbiamo incontrato l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore e ci ha spiegato che se non vi saranno dei correttivi al testo attuale e un deciso allentamento del Patto di stabilità interno, la Regione non potrà né utilizzare le risorse disponibili né acquisire la quota necessaria per completare il plafond finanziario necessario per saldare il debito accumulato nei confronti delle imprese.” Due sono gli emendamenti “chiave” all’esame del Parlamento, strettamente connessi fra loro. Il primo riguarda la possibilità di poter disporre delle risorse mancanti per poter coprire la totalità del debito. La norma così come attualmente prevista sottopone le Regioni alla condizione che si sia già provveduto a liquidare almeno il 95% di quanto già trasferito. “Una percentuale – sottolinea il Presidente di Ance Lazio – impossibile da raggiungere proprio per i limiti e i condizionamenti imposti dalla normativa in materia di equilibrio finanziario pubblico, connesso al Patto di stabilità interno. Per questo appare sensato e necessario abbassare la percentuale. E l’emendamento presentato la prevede al 75%, un valore sufficientemente alto e compatibile con il quadro normativo.” Il secondo emendamento ha l’obiettivo di un allentamento del Patto di stabilità così da consentire alle Regioni di poter pagare le imprese creditrici e trasferire risorse agli enti locali a loro volta indebitati. La richiesta è di escludere dalla valutazione i residui passivi di parte corrente relativi al 2014. “In questo modo – aggiunge Petrucci – la Regione potrebbe garantire una nuova accelerazione nei pagamenti di quanto dovuto, consentendo a molte imprese di disporre di un po’ di liquidità, essenziale per poter far fronte alle enormi difficoltà attuali.”