«Io sono per l’abolizione totale del Senato: questa pagliacciata del Senatino con 21 senatori nominati dal Presidente della Repubblica è una follia che nemmeno la regina di Inghilterra si consentirebbe più». A dichiararlo il vice presidente del Senato e senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, ospite questa mattina negli studi di Radio Città Futura, interpellato sull’eventualità di cambiamenti dell’Italicum in Senato.
«La rappresentanza delle autonomie, che è importante, c’è già nella conferenza unificata Stato-Regioni – ha proseguito Gasparri e ha proposto l’abolizione del Cnel – non serve a niente va abolito, ha una bellissima sede a Roma a Villa Lubin. Facciamo lì la sede della conferenza Stato-Regioni, si risparmiano soldi e lì si incontrano Governo, autonomie, Sindaci, Presidenti di Regione. Quello è il luogo di discussione, e poi c’è una Camera legislativa unica».
Quanto alle preferenze «non ho nessuna pregiudiziale – ha spiegato Gasparri – ma nel mio partito è prevalso un orientamento contrario, quindi credo che la legge elettorale vada mantenuta nel suo impianto nell’esame del Senato, così come uscirà dalla Camera poi – ha concluso – ci potrà essere qualche dettaglio, ma credo che stravolgerla vorrebbe dire metterla su un binario morto ed invece è bene che il Paese abbia una legge, altrimenti siamo peggio dell’Ucraina».