«Prendo atto con stupore della replica di Valletta alla legittima interrogazione sulla sicurezza in centro. Ritengo inaccettabile l’assunto che condividere un contenuto equivalga a strumentalizzarlo. La mia interrogazione, puntuale e priva di qualsiasi accenno polemico, rappresenta semplicemente l’esercizio di un sacrosanto diritto di una consigliera comunale: quello di chiedere informazioni e sollecitare soluzioni a un problema sentito dai cittadini». La consigliera del Partito Democratico, Daniela Fiore, respinge al mittente le accuse di strumentalizzazione lanciate dal capogruppo della Lega, Vincenzo Valletta, riguardo l’interrogazione in tema di sicurezza urbana a firma dell’esponente dem.
«Se avessi voluto strumentalizzare la situazione, – sottolinea Fiore – avrei senza dubbio adottato metodi ben diversi. Il nervosismo di Valletta è, a mio parere, sintomo di una mancanza di argomenti validi. Il suo atteggiamento di livore e di continua polemica non solo squalifica il dibattito politico, ma anche le istituzioni stesse. L’unico atteggiamento disfattista è quello del consigliere del centrodestra, che appare isolato all’interno della sua stessa maggioranza. Probabilmente proprio questo isolamento è la causa dell’eccessivo nervosismo».
«Sono pronta a confrontarmi con chiunque, nel rispetto reciproco e con la serietà che il tema della sicurezza richiede. La mia visione della società e la mia cultura, diametralmente opposte a quelle di Valletta, mi spingono a cercare soluzioni concrete ai problemi dei cittadini, non a perdermi in inutili polemiche. Nessuna strumentalizzazione, – conclude la consigliera del Pd – solo impegno concreto per la sicurezza di Latina».
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