venerdì 22 Novembre 2024,

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Letta ai Comuni, governo ha mantenuto gli impegni

scritto da Redazione
Letta ai Comuni, governo ha mantenuto gli impegni

La trentesima edizione dell’Assemblea nazionale dell’Anci sarà ricordata come il riconoscimento istituzionale del ruolo e dell’importanza svolto dai Sindaci nel nostro Paese. Non era mai accaduto infatti, almeno negli ultimi anni, che alla rassegna che ogni anno riunisce i primi cittadini del Paese partecipassero nello stesso giorno il Capo dello Stato e il Presidente del Consiglio. Letta nel suo intervento è stato più volte applaudito dai rappresentanti dei Municipi, e il presidente dell’Associazione dei Comuni, Piero Fassino, ha atto del mantenimento delle promesse fatte dal capo dell’esecutivo. Parlando alla platea dei Sindaci, Letta ha spiegato, riferendosi all’esecutivo da lui guidato, che il suo impegno è finalizzato a favorire un “cambio di direzione“: lo ha fatto quando ha ricordato che “i problemi non si risolvono in un solo giorno“, ma soprattutto quando ha ribadito gli impegni presi in sede di legge di stabilità con i territori e le autonomie, mantenuti “con fatica“, visto che il momento continua ad essere complesso per l’Italia. Poi, incassando l’applauso dei Sindaci, ha spiegato che la legge di stabilità “per la prima volta non ha previsto tagli e riduzioni di trasferimenti ai Comuni“, e ciò rappresenta, ha sottolineato, “un cambio di direzione che significa che il Governo mantiene gli impegni presi“.
Riconoscente ma anche pronto a rilanciare il leader dei Sindaci Piero Fassino. Il quale nella sua relazione, di fronte e Napolitano e Letta, ha ricordato che “l’allentamento del patto di stabilità per un miliardo di euro è una prima buona misura che restituisce ai Comuni spazi per finanziare investimenti“. A fronte di ciò non ha esitato a sollecitare Governo e Parlamento “a superare l’applicazione del Patto di Stabilità per i Comuni  a 5mila abitanti e ad escludere dal Patto le quote di cofinanziamento nazionale e locale sui fondi comunitari“. L’amministratore piemontese (Fassino com’è noto è il sindaco di Torino) ha poi lanciato strali sulla Corte dei Conti, definendo “del tutto ultroneo ed eccessivo il suo potere, a cui è concessa un’invadenza del tutto inaccettabile“. Deciso anche l’affondo sulla spending review: questa, ha spiegato in uno dei passaggi più applauditi dalla platea di amministratori, “è diventata uno strumento pensato e praticato dalle amministrazioni centrali dello Stato in modo punitivo, quando non addirittura persecutorio“. Anche perché, ha aggiunto, “quando i Sindaci spendono risorse lo fanno per garantire ai cittadini per asili nido e scuole materne, assistenza domiciliare, sostegno persone non autosufficienti, trasporto pubblico e quant’altro. Quando investiamo non lo facciamo perché siamo dei raiders speculativi – ha osservato con ironia – ma perché noi siamo protagonisti quotidiani della vita di questo Paese ed è per questo – ha concluso rivolgendosi a Napolitano e a Letta – che vi siamo grati“.

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