Esprimiamo la grande amarezza che abbiamo provato nell’assistere allo spettacolo offerto dalla trasmissione “Monitor”, andata in onda su Lazio TV ieri sera (27 marzo), con tema “Le Centrali Biogas”. Programma al quale il nostro comitato, seppur opportunamente invitato, ha preferito non partecipare, in considerazione del fatto che allo stato attuale – a causa di tecnicismi burocratici – non è ancora entrato in possesso della documentazione relativa allo stato dei lavori e della procedura attinente alla realizzazione dell’impianto a Biogas in zona Chiesuola. Presupposto fondamentale questo per l’istaurazione di un contraddittorio sull’argomento, che ieri sera di certo non è stato rispettato.
È doveroso dunque fare alcune precisazioni, all’insegna di una corretta informazione e soprattutto per non lasciare che terzi strumentalizzino la nostra attività di protesta, legittima, pacifica e strutturata.
– Il comitato NO Biogas Latina, preoccupato per i possibili effetti sulla salute umana, sull’agricoltura di qualità, sull’ambiente, sugli aspetti sociali, sui trasporti ecc. si è prontamente attivato sul territorio, con metodi democratici, per conoscere la situazione reale e per assicurare la partecipazione dei cittadini al processo decisionale. Proprio per questo, sin da subito, ha richiesto all’amministrazione comunale l’accesso agli atti del progetto della centrale a Biogas e il rispetto della normativa vigente.
– Contrariamente a quanto dichiarato in trasmissione dal sindaco di Maenza, il progetto della Chiesuola non è in base a PAS ma al permesso a costruire. Quindi, qualora venisse approvato il progetto, non si tratterebbe di rispetto delle norme autocertificate ma di pareri emessi dagli enti competenti.
– Questo però non vuol dire che in una materia in continua evoluzione normativa e tecnica come questa siano rispettate tutte le norme e direttive. Tra queste ne abbiamo evidenziate tre a livello comunitario: 1) partecipazione dei cittadini al processo decisionale (è da un anno e mezzo che il progetto va avanti e nessuno sapeva nulla!); 2) parere di compatibilità territoriale, essendo presenti nel comune di Latina impianti soggetti alla direttiva Seveso; 3) obbligo alla valutazione di impatto ambientale in quanto sono presenti più impianti e progetti. Tali aspetti sono stati confermati da recenti sentenze.
– Contrariamente a quanto dichiarato in trasmissione dal sindaco di Maenza, come riportato nelle dichiarazioni del sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi, l’obbligo della polizza fideiussoria e il ripristino dello stato dei luoghi è sempre obbligatorio. Se a Maenza si sbaglia non è detto che lo stesso errore vada ripetuto altrove.
– Diversamente da quanto dichiarato dal rappresentante della centrale a Biogas di Borgo Bainsizza, a noi risultano numerose proteste, richieste, comunicazioni dei cittadini residenti nell’adiacenza della stessa centrale di Borgo Bainsizza.
– È evidente infine che le capacità di biomasse per alimentazioni di centrali a Biogas e Biomasse in provincia indicate nel piano energetico provinciale è notevolmente inferiore a quelle richieste dai vari progetti e impianti.
– Siamo rimasti basiti, infine, nell’ascoltare quanto detto ieri sera in trasmissione ma soprattutto per aver sentito dire che la centrale della Chiesuola non viene ancora costruita poiché la proprietà si sta comportando con “SIGNORILITÀ”, mentre sembrerebbe che “NON” essendo presente alla trasmissione, il Comitato NO Biogas Latina “SIA NEL TORTO” (testuali parole). Al conduttore e giornalista Egidio Fia sarebbe bastato leggere il comunicato stampa inviato ieri nel primo pomeriggio dal Comune di Latina, ed oggi ripreso dalla stampa, per accorgersi della falsità di queste parole. Ribadiamo: se i lavori della centrale a Biogas in quel di Chiesuola non sono ancora stati avviati è perché l’amministrazione comunale non ha ancora concesso alcun tipo di autorizzazione, volendo valutare le criticità legate all’impatto ambientale e alla viabilità. Ed inoltre la società costruttrice non ha ancora presentato, come richiesto, la polizza fideiussoria necessaria a garantire anche il costo di dismissione dell’impianto, che ha una vita di circa 20 anni.
– Il comitato NO Biogas Latina ringrazia comunque il direttore della trasmissione “Monitor”, perché l’avere commentato per tutta la durata del programma l’assenza giustificata del comitato ha avuto il pregio di conferire pubblicità allo stesso, perseguendo il risultato di conoscenza dell’esistenza della nuova entità, che si schiera dalla parte dei cittadini che vogliono vedere riconosciuto e tutelato il loro diritto alla salute, costituzionalmente garantito.
Per concludere vorremmo ringraziare l’amministrazione comunale di Latina e soprattutto il sindaco Di Giorgi per volersi occupare in prima persona della faccenda. In lui riponiamo tutte le nostre speranze affinché i diritti dei cittadini alla salvaguardia della salute, alla tutela dell’ambiente, alla partecipazione e all’informazione continuino a non venire calpestati da interessi economici che, seppur autorizzati da norme nazionali e comunitarie, sono ancora oggi legati ad aspetti oscuri e pericolosi.
IL COMITATO NO BIOGAS LATINA