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Lo stadio Colavolpe senza la rete fognante. “Praticare lo sport a Terracina: una Via Crucis con mille stazioni sconnesse”. Le strutture sportive della città ferme all’anno der “cucco”

scritto da Redazione
Lo stadio Colavolpe senza la rete fognante.  “Praticare lo sport a Terracina: una Via Crucis con mille stazioni sconnesse”.  Le strutture sportive della città ferme all’anno der “cucco”

La società del Terracina calcio da qualche mese attraversa un periodo non certo felice, sia sul versante dei risultati sportivi sia societario, con l’aggravante poi di svolgere la sua attività in uno stadio, il Colavolpe, che al di là delle roboanti annunciazioni della politica e dell’amministrazione comunale di imminenti lavori di restyling, la struttura rimane nello stato in cui i tifosi, gli sportivi, ma anche gli ospiti che vengono per assistere alla partita della loro squadra del cuore, trovano.

Lo stadio è ubicato in una landa desolata dell’estrema periferia della città, con una strada di accesso e deflusso degli spettatori rimasta nei decenni un vero e proprio tratturo.

Con il “campo B San Martino”, sul quale neanche più le pecore e le capre pascolano, tanto è diventato brullo.

Ed ancora: un cantiere “millenario delle piscine mai realizzate” a fare orrore di se, invece di essere il fiore all’occhiello, l’orgoglio del fare politico – amministrativo e imprenditoriale della città, per quella che nelle intenzioni doveva essere la “Cittadella dello sport” terracinese.

Ed invece, ancora oggi, dopo decenni dalla sua inaugurazione, per il Colavolpe, ci troviamo a parlare di autorizzazioni per svolgere la partite ufficiali, concesse di volta in volta dalla proprietà dello stadio: il Comune di Terracina, PERCHE’ i servizi igienici non hanno l’allaccio alla rete fognante.

Leggiamo questo in un documento ufficiale dell’ente locale, che riporta all’oggetto:”Lavori CCVLP – agibilità ex art. TULPS impianto sportivo Colavolpe. Autorizzazione allo svolgimento delle partite di campionato di calcio di Serie D dal 26 gennaio al 4 maggio 2025”.

In buona sostanza, si conferma ufficialmente che lo stadio Colavolpe sconta ancora questa prassi amministrativa perché non ha una rete fognante con i servizi igienici allacciati ad essa.

Come è lapalissiano, che pur in presenza di uno stanziamento di somme importanti per eliminare la problematica, gli uffici dei lavori pubblici, ancora non sono evidentemente pronti ad avviare la gara e l’esecuzione di quanto stabilito.

Detto di queste faccende, ci sembra giusto sottolineare un altro aspetto importante per le attività della Prima società calcistica della città: quelle legate alla scuola calcio e alle squadre giovanili, che sono senza campi adeguati per allenarsi e disputare le partite ufficiali.

Come si può fare attività sportiva calcistica di un certo livello a Terracina, se mancano le strutture di base e quelle che ci sono ridotte da far pena?

Chi verrebbe ad investire nel calcio, ma anche in altre discipline sportive, senza avere la certezza di poter svolgere l’attività in luoghi degni?

Riteniamo, nessuno!

E chi ci prova, dopo poco tempo deve alzare BANDIERA BIANCA.

Come sta accadendo oggi al Terracina calcio 1925.

e.

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