lunedì 25 Novembre 2024,

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Mafia Capitale, gli ultimi aggiornamenti

scritto da Redazione
Mafia Capitale, gli ultimi aggiornamenti

MAFIA CAPITALE, GABRIELLI: “MAI INCONTRATO BUZZI, SOLO SENTITO

“Non ho mai incontrato Buzzi. Se c’è stata una
cerimonia in cui c’era anche lui non so, io ho incontrato il mondo. Ma
nessuno mi ha mai presentato Buzzi. Prima delle note vicende non lo
conoscevo, avevo solo sentito parlare di lui come di una persona impegnata
nel sociale”. Lo ha detto il capo della Polizia Franco Gabrielli durante il
processo su Mafia Capitale rispondendo a una domanda del difensore del ‘ras
delle cooperative’.

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MAFIA CAPITALE, GABRIELLI: “RITENEVO ODEVAINE PERSONA AFFIDABILE”

“Credo di aver preso forse un caffè con Odeviane,
per quello che aveva dimostrato ritenevo che fosse una persona affidabile
sotto il profilo della gestione della cosa pubblica. Lo stimavo, poi nella
vita si può anche sbagliare”. Così l’ex prefetto di Roma, attuale capo
della polizia, Franco Gabrielli, ascoltato oggi in veste di testimone
nell’ambito del maxi- processo Mafia Capitale. Lo stesso Gabrielli ha poi
spiegato di aver conosciuto Odevaine all’epoca in cui lui ricopriva il ruolo
di dirigente della Digos a Roma e Odevaine quello di vice capo di gabinetto
al Campidoglio e poi di capo della polizia provinciale. Il rapporto tra i
due, ha poi affermato il prefetto, è proseguito nel contesto dell’emergenza
migranti, quando si trovava a Capo della Protezione civile nel 2011-12. “Ci
davano del tu -ha aggiunto Gabrielli, sempre in risposta a un quesito- ma non
eravamo amici. Chi mi conosce sa che ho un concetto esclusivo dell’amicizia”.

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MAFIA CAPITALE, GABRIELLI: MANCAVA ELEMENTO PER SCIOGLIMENTO COMUNE
ROMA

“Non ci siamo determinati per lo scioglimento
perché l’accertamento sulle infiltrazioni criminali passa per tre elementi:
concretezza, rilevanza e univocità. Noi avevamo riscontrato i primi due
elementi, ma la giunta Marino aveva dimostrato la non univocità sulla
possibilità di condizionare l’amministrazione di Roma Capitale”. Così l’ex
prefetto di Roma e attuale capo della Polizia, Franco Gabrielli, ascoltato
oggi in veste di testimone nell’ambito del maxi-processo Mafia Capitale.
Riferendosi alla decisione presa dal consiglio dei Ministri, alla luce della
quale venne sciolto solamente il municipio di Ostia, Gabrielli ha poi
spiegato l’inchiesta giudiziaria e la commissione di accesso hanno
“riguardato tre dipartimenti su 15, una partecipata su 17 e un municipio su
15” del Comune. Nella capitale, a differenza di Ostia, stando al prefetto
-che ha spiegato di aver tenuto in considerazione gli esiti del procedimento
penale- “non si è ritenuto” che il sodalizio criminale guidato da Carminati
e Buzzi “potesse contare sul supporto di mafie storiche”.

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MAFIA CAPITALE,GABRIELLI: RISCONTRATE RESISTENZE NEI GANGLI
DELL’AMMINISTRAZIONE

Abbiamo riscontrato “la piena collaborazione da
parte dell’assessore Sabella ma non sempre in alcune articolazioni
dell’amministrazione Capitolina”. Così l’ex prefetto di Roma e attuale capo
della polizia, Franco Gabrielli, ascoltato oggi in veste di testimone
nell’ambito del maxi- processo mafia capitale. Le parole di Gabrielli,
comparso nell’aula bunker di Rebibbia, davanti ai giudici della decima
sezione penale, si riferiscono al lavoro svolto nelle settimane in cui fu
incaricato dal ministero dell’interno di svolgere accertamenti sullo “stato
dell’arte in Campidoglio”, dopo la consegna della relazione nata dalla
commissione di accesso per i fatti di Mafia Capitale, a partire dall’otto
settembre 2015 fino all’insediamento del commissario Tronca. Riferendosi all’
operato dell’ex sindaco Ignazio Marino, Gabrielli ha affermato: “Abbiamo
trovato in Ignazio Marino forte volontà  di verificare le incongruenze
presenti in Comune, con la richiesta, in più occasioni  dell’intervento
degli ispettori del Mef”. Per quanto riguarda invece l’attività svolta a
partire dall’otto settembre, il prefetto ha sottolineato: “Abbiamo
riscontrato resistenze nei gangli dell’amministrazione comunale”.

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